Le nuove norme dell’UE che consentono agli Stati membri di vietare o limitare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio sono state formalmente adottate dal Consiglio il 2 marzo 2015 ed entreranno in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Due modi per avvalersi delle possibilità offerte dalla direttiva
La nuova direttiva dà agli Stati membri una maggiore flessibilità per la coltivazione di colture geneticamente modificate, a determinate condizioni e in due momenti distinti:
durante la procedura di autorizzazione uno Stato membro può chiedere di modificare l’ambito geografico di applicazione
dopo che un OGM è stato autorizzato uno Stato membro può vietarne o limitarne la coltivazione per motivi connessi ad obiettivi della politica ambientale o agricola o per altre ragioni imperative quali la pianificazione urbana e territoriale, l’uso del suolo, gli impatti socio-economici, la coesistenza e l’ordine pubblico
Gli Stati membri saranno autorizzati a rivedere la loro decisione e a chiedere che il loro territorio o parti di esso siano reintegrati nell’ambito geografico dell’autorizzazione di un OGM.
In base alle norme precedenti, gli Stati membri potevano provvisoriamente vietare o limitare l’uso di un OGM sul loro territorio solo qualora disponessero di nuove prove del fatto che l’organismo in questione costituiva un rischio per la salute umana o per l’ambiente o in caso di emergenza.
Evitare la contaminazione transfrontaliera
In base alle nuove norme, inoltre, gli Stati membri in cui sono coltivati OGM devono adoperarsi per evitare la contaminazione transfrontaliera negli Stati membri limitrofi in cui tali OGM sono vietati. Ciò non si applica qualora particolari condizioni geografiche rendano superflue tali misure.
“Le nuove norme daranno agli Stati membri la libertà di scegliere se intendono o meno autorizzare la coltivazione di colture geneticamente modificate sul loro territorio. Ciò è in linea con il principio di sussidiarietà e rispetta le preferenze dei cittadini e degli agricoltori”, ha dichiarato J?nis D?klavs, ministro dell’agricoltura lettone e presidente del Consiglio.