Come sconfiggere la fame nel mondo? Il mondo sta facendo notevoli passi indietro negli sforzi per eliminare la fame e la malnutrizione: l’obiettivo Fame Zero è sempre più lontano. È quanto emerge dal Rapporto SOFI 2022 (www.fao.org/publications/sofi/en/), sullo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo, presentato a New York e redatto dalle agenzie delle Nazioni Unite FAO, IFAD, UNICEF, WFP e WHO.
828 milioni le persone colpite dalla fame a livello globale, + 46 milioni in un anno e +150 milioni dallo scoppio della pandemia.
Attualmente 750.000 persone stanno affrontando condizioni di fame in cinque Paesi. Etiopia, Yemen, Sud Sudan, Afghanistan e Somalia combattono con la siccità che si aggiunge agli effetti dei conflitti e del COVID-19. La guerra in Ucraina ha sconvolto il sistema alimentare globale. Ha fatto schizzare alle stelle i prezzi del grano e dell’olio di girasole. Aggravato la grave crisi alimentare nei Paesi che vanno dall’Afghanistan allo Yemen, fino alla regione del Sahel.
Come sconfiggere la fame nel mondo: una fotografia impietosa
Una fotografia allarmante sulle condizioni di vita di quasi una persona su dieci nel mondo, in cui spiccano tra gli altri, alcuni fattori di particolare preoccupazione:
- 1. l’insicurezza alimentare ha ripreso a crescere rapidamente a partire dal 2015, dopo 30 anni di lenta ma costante riduzione. Un dato che ci allontana ancora di più dall’obiettivo “Fame Zero”, tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Nonostante questo, l’esperienza avuta nei tre decenni precedenti offre evidenze importanti. Le politiche di contrasto alla fame e alla malnutrizione hanno dimostrato di funzionare. L’insicurezza alimentare non è un problema ineliminabile, ma può e deve essere risolto.
- 2. pesano le disuguaglianze, inclusa quella di genere. Nel 2021 il 31,9% delle donne nel mondo era moderatamente o gravemente insicuro dal punto di vista alimentare, rispetto al 27,6% degli uomini. Un divario di oltre 4 punti percentuali.
- 3. tra i più fragili in assoluto, i bambini. La stima per il 2020 è di 45 milioni di bambini sotto i cinque anni colpiti dalla forma più grave di malnutrizione. Cosa che aumenta il rischio di morte fino a 12 volte. Inoltre, 149 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni mostravano un arresto della crescita e dello sviluppo. Tutto dovuto alla mancanza cronica di nutrienti essenziali nella loro dieta.
- 4. già nel 2020 l’impatto dell’inflazione sull’insicurezza alimentare appariva critico. Anche a causa di essa, quasi 3,1 miliardi di persone non hanno potuto permettersi una dieta sana nel 2020. Con un aumento di 112 milioni rispetto al 2019. Una tendenza acuita dagli effetti dell’inflazione dei prezzi al consumo dei generi alimentari. Effetto derivante dall’impatto economico della pandemia Covid-19 e delle misure messe in atto per contenerla.
Come sconfiggere la fame nel mondo: le associazioni umanitarie
In risposta all’aggravarsi della crisi, Save the Children ha dichiarato di aver stanziato 28,5 milioni di dollari per 19 Paesi che si trovano ad affrontare urgenti emergenze legate alla fame. Si tratta del più grande versamento di denaro mai effettuato dal suo Fondo Umanitario. Una struttura flessibile che gestisce ed eroga fondi per sostenere la preparazione alle emergenze considerate non prioritarie.
Gabriella Waaijman, Direttore umanitario di Save the Children.
“La peggiore crisi alimentare globale degli ultimi decenni sta mettendo a rischio la vita di milioni di bambini. L’impatto combinato dei conflitti, dei cambiamenti climatici, del COVID e del costo dei prezzi alimentari gonfiati a causa del conflitto in Ucraina ha portato 750.000 persone ad affrontare la carestia. Altri 49 milioni di persone potrebbero presto seguirli se non riceveranno un sostegno immediato. Se non si interviene subito, le conseguenze saranno catastrofiche e potrebbero costare migliaia di vite”
Simone Garroni, Direttore di Azione contro la Fame in Italia
“Si tratta di shock a noi molto vicini, che rendono più evidente quanto ripetiamo da sempre: la fame non è un problema relegato al passato, al contrario, è estremamente attuale e ci riguarda tutti, nessuno escluso la guerra, in ogni luogo essa si verifichi, è una delle cause strutturali della fame nel mondo. Lo scoppio delle ostilità nel continente europeo, a marzo del 2022 e le sue conseguenze globali sui prezzi delle materie prime e sulla disponibilità di stock alimentari, hanno semplicemente esacerbato un fenomeno già esistente, portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica occidentale. Lo stesso vale per la grave siccità che sperimentiamo, anche in Italia. Ne vedremo pienamente gli effetti solo tra qualche tempo, cosa che ci induce pensare che l’aumento della fame nel mondo che registriamo oggi, sia, purtroppo, sottostimato”.
Facciamo presto
“Questo rapporto evidenzia ripetutamente l’intensificarsi dei principali fattori di insicurezza alimentare e malnutrizione. Conflitti, eventi climatici estremi e shock economici, combinati con le crescenti disuguaglianze“, si legge nel Report delle Nazioni Unite.
È necessaria una risposta globale unificata per fermare tutto questo. Fornendo cibo, sostegno ai mezzi di sussistenza, ai servizi sanitari e nutrizionali essenziali, per supportare i bambini e le famiglie più vulnerabili. Non c’è più tempo da perdere!
Si ringrazia per il corredo fotografico www.azionecontrolafame.it