Lo sapete che per chi soffre di patologie alla tiroide, l’Inps riconosce un’indennità sulla base dell’invalidità che viene certificata da una commissione medica dello stesso istituto? Come richiedere, quindi, il bonus tiroide 2022? Possiamo chiamarlo veramente bonus?
Il bonus?
Partiamo sfatando un mito: il “bonus tiroide” non esiste. Ad essere più precisi il “bonus tiroide” è il riconoscimento dell’invalidità civile per le conseguenze derivate dalle malattie alla ghiandola come:
- presenza di carcinomi
- gozzo
- ipertiroidismo
- ipotiroidismo
- ipoparatioidismo
- rimozione della tiroide
I soggetti che sono colpiti da queste condizioni patologiche e che sono in possesso dei relativi certificati possono ottenere il contributo tramite richiesta dell’accertamento dell’invalidità civile prima all’Asl e successivamente all’INPS.
Come richiedere il bonus tiroide 2022?
A quel punto si può procedere con la presentazione della domanda di indennità all’Inps, o in un patronato o direttamente sul sito internet dell’Istituto. L’accesso può essere fatto con le proprie credenziali Spid (identità digitale) o Cie ovvero la carta d’identità elettronica.
In seguito all’esame da parte dell’INPS, sarà poi mandato al richiedente (in forma cartacea a casa o tramite email Pec) il verbale di visita in due copie: una con tutti i dati sanitari ed i dati sensibili mentre l’altra copia contiene il solo giudizio finale con il grado di invalidità in percentuale.
Quanto spetta?
A seconda della percentuale di invalidità verrà “dato” un assegno che va dai 291,60 euro per chi ha un’invalidità dal 74% a un ammontare massimo di 550 euro per chi non è autonomo ed è dunque riconosciuto come invalido al 100%.
Ecco, quindi, un prospetto delle percentuali di invalidità :
- da 34%: diritto ad ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Le concessione di ausili e protesi è subordinata alla diagnosi indicata nella certificazione di invalidità
- da 46%: diritto al collocamento mirato
- da 51%: dritto al congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL
- da 67%: diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera regionale di libera circolazione, con tariffa agevolata, con limite ISEE pari o inferiore a 16mila euro
- da 75%: diritto all’assegno mensile di assistenza, concesso alle persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito per usufruirne. È incompatibile con altri redditi pensionistici. Per chi supera i 65 anni d’età è previsto l’assegno sociale dell’Inps
- 100%: diritto alla fornitura gratuita ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale. Collocamento obbligatorio se presente capacità lavorativa residua. Esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera di libera circolazione gratuita. Pensione di inabilità per le persone di età compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali
- 100% ed indennità di accompagnamento: si intende la persona incapace di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere autonomamente le azioni quotidiane. Ha diritto all’indennità di accompagnamento, indipendentemente dall’età e dai redditi posseduti, che viene sospeso durante i periodi di ricovero gratuito in istituto. Per chi supera i 65 anni c’è l’assegno sociale dell’Inps.