Perché due persone, di fronte allo stesso problema, reagiscono in maniera diversa? E perché uno si arrabbia, sbraita, urla, mentre l’altro mantiene la calma? Chi dei due ha la migliore risposta al problema?
Innazitutto è necessario prendere coscienza che la decisione che prendiamo nel rispondere a un problema delinea la qualità della nostra vita. Decidere è un grande potere ma non sappiamo controllarlo, nessuno ci ha insegnato a farlo. Ci troviamo così a prendere decisioni su basi infondate: preconcetti, abitudini, attitudini fuorvianti. Questo grande potere lo buttiamo via per la nostra deleteria attitudine a credere in cose che non conosciamo veramente.
I politici, i media, le religioni, gli uomini di marketing, i collaboratori, gli amici, i familiari, chi in buona fede, chi in mala fede, tutti cercano di indurci a decidere secondo le loro esigenze. Quante volte, entrando in un ipermercato, ne usciamo con prodotti di cui non abbiamo bisogno, ma che abbiamo comprato soltanto perché siamo stati indotti a farlo per soddisfare bisogni creati dai pubblicitari? Quanti prodotti presenti nel carrello della spesa non sono realmente utili a soddisfare la nostra fame e la nostra sete? Quanti prodotti reclamizzati mettiamo nel nostro carrello pur sapendo che sono pieni di sostanze chimiche dannose per la nostra salute?
Pensiamo che a scegliere siamo comunque noi così come, quando andiamo a votare al seggio elettorale, pensiamo di eleggere i nostri rappresentanti. In verità non facciamo altro che “mettere una croce” sul candidato scelto per noi da un dirigente di partito che non è stato eletto da noi. Cadere in queste trappole è facile, perché fanno tutte leva sulle nostre emozioni. Le emozioni sono più veloci del pensiero razionale e ci impongono una reazione istantanea. La nostra parte emotiva guida le decisioni che prendiamo giornalmente in stretta sinergia con quella razionale.
Questo connubio crea e libera in noi energie immense: sarà poi nostro compito indirizzarle nella giusta direzione, nella nostra esistenza quotidiana, queste energie immense possono tornarci utili, oppure limitarci. Da qui la nascita dell’Aikido Mentale, che interviene proprio nel momento in cui un’emozione monta in modo da gestirla in nostro favore.. Un metodo che ti aiuta a controllare le emozioni che possono portarti a decisioni sbagliate procurando un senso di malessere psicologico.
Tramite l’Aikido Mentale si impara infatti a rielaborare le emozioni indirizzandole nella direzione per te più potenziante, abituandoti ad ottimizzare la circolazione emotiva. Grazie a questo nuovo rivoluzionario metodo si impara inoltre a equilibrare le emozioni, che siano penose o esaltanti, per raggiungere uno stato dinamico di benessere psicologico. “Grazie a questo metodo ho raggiunto risultati eccellenti nell’ambito lavorativo e personale; da anni aiuto le persone a gestire meglio i rapporti con i colleghi, i capi e i subalterni. Ho creato e sperimentato questo metodo soprattutto per me” spiega Angelo Emidio Lupo, inventore dell’Aikido Mentale.
“Oggi, chi non mi ha conosciuto da piccolo, pensa che io sia una persona flemmatica; in realtà dai test psicologici risulto essere collerico. Forgiare il mio carattere da adulto è stato il mio campo di sperimentazione. Quasi per scherzo ho iniziato a trasmetterlo ai colleghi che mi chiedevano come facessi a essere così calmo di fronte a situazioni difficili, per aiutarli a superare periodi di stress e reinquadrare la situazione su princìpi, e non su valori dettati da altri” conclude Angelo Emidio Lupo.