Quante volte si parla degli effetti non proprio benefici del sale?Quante altre ci siamo costretti a mangiare alimenti insipidi per limitare l’uso del sale? Probabilmente tante, tuttavia, oggi, si possono ottenere pietanze altrettanto gustose attraverso l’uso di una valida alternativa: il gomasio. Si tratta di una polvere granulosa di colore beige ricca di sostante nutritive e sali minerali, tipico della cucina macrobiotica e asiatica, è, però, molto versatile e facilmente adattabile ai piatti della cucina tradizionale.
Si tratta di un composto di semi di sesamo tostati e mescolati a sale marino integrale, ne esistono molte varianti in commercio, alcune arricchite da alghe, altre da semi, spezie ed erbe aromatiche. In proporzione le parti di sesamo e sale sono molto variabili, da un minimo di 7 parti di sesamo e una parte di sale fino sino ad arrivare anche a 30 parti di sesamo e una di sale, ecco perché sarebbe più salutare insaporire i cibi in questo modo piuttosto che tramite l’uso esclusivo del sale.
E’ da preferire a crudo, aggiungendolo ai cibi a cottura ultimata, per non alterarne le proprietà nutritive, inoltre, ha una funzione alcalinizzante sul sangue, favorisce la digestione e regola i movimenti intestinali. E’, inoltre, ricco di proteine e di ferro, quest’ultimo contribuisce all’ossigenazione dell’organismo e agisce positivamente sulla memoria.
Il Gomasio non è difficilissimo da preparare, in Giappone per pestare gli ingredienti si usa un mortaio di ceramica (suribachi) e un pestello in legno (surikogi), utensili, usati in epoca antica per preparare erbe medicamentose.
Ci si può attrezzare per prepararlo anche in casa. A chi avesse intenzione di provare servono soltanto 10 cucchiai di semi di sesamo e 1 cucchiaio di sale marino integrale. Bisogna lavare e asciugare i semi di sesamo e poi tostarli in padella per 10 minuti mescolando spesso. Si versa, poi, il sale continuando la cottura per qualche altro minuto. Il composto così ottenuto va poi tostato in un mortaio, è da evitare l’uso del frullatore per non rendere il composto troppo cremoso. Fatto ciò si può conservare per 15 giorni in luogo asciutto e fresco.
E’ perfetto da usare per condire qualsiasi pietanza, molto indicato per chi soffre di ipertensione, in Giappone è usato maggiormente per condire salde, onigiri, noodles e sushi ma va benissimo anche per insalate, pasta, carne e pesce, tuttavia, se proprio vogliamo sperimentare l’apice del suo gusto bisogna sapere che si sposa molto bene con i cereali e i legumi che normalmente si usano per cucinare.