Si è conclusa a Madrid la riunione preparatoria alla ministeriale dell’Esa prevista per la fine del 2019. La ministeriale ha approvato due risoluzioni all’unanimità che sostengono l’ESA nel suo sviluppo futuro dando mandato al suo direttore generale, il tedesco Ian Woerner, di definire l’accordo con la Commissione Europea non appena il regolamento che definirà ruoli e competenze dell’unione sarà pronto.
Accordo ASI ESA: i lanciatori Vega C
Lo stesso Ian Woerner ha fatto il punto sulla preparazione della prossima ministeriale che si terrà nel 2019 a Madrid. Un prevertice che è andato molte bene per l’Italia che, tramite l’ASI, ha firmato due accordi. Il primo, tra Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna e la stessa Esa riguarda l’utilizzo dei lanciatori di nuova generazione Vega C e Ariane per mettere in orbita i carichi istituzionali dei paesi facenti parte dell’Unione Europea. “E’ stato un confronto proficuo per lo spazio europeo che consolida l’importanza del settore per l’Italia”, ha commentato il capo della delegazione italiana Stefano Gualandris, consigliere del sottosegretario Giorgetti con delega al Comitato Interministeriale per le politiche spaziali. Con lui il Presidente ASI Roberto Battiston e il Capo Dipartimento del MIUR per la ricerca Giuseppe Valditara. “Lo spazio – ha proseguito Gualandris – è un settore molto importante per l’Italia, che conta su una validissima industria nazionale: con i nostri lanciatori Vega sono stati portati in orbita molti satelliti, utilizzati non solo per attività scientifiche, ma per progetti che hanno un impatto sulla nostra quotidianità”.
Quella dei lanciatori “è un’iniziativa politicamente di estrema rilevanza – ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston – che mostra l’unità di intenzione espressa dai paesi firmatari, come anche sarà per la commissione europea che da sola acquisterà più di 20 lanci nel prossimo Frame Board Program. È un messaggio molto forte nei confronti degli Stati Uniti d’America dove vige un Buy American Act che obbliga le istituzioni americane a comperare sul mercato americano creando una distorsione del mercato stesso. E’ la testimonianza di quanto sia importante il mercato dei lanciatori in Europa e quanto sia grande lo sforzo dei paesi dell’ESA nel settore”.
A conferma dell’importanza della decisione, la Spagna ha annunciato ufficialmente l’acquisto di un lancio del Vega per mettere in orbita il satellite spagnolo Ingenio. Una ulteriore dimostrazione della competitività tecnologica e commerciale del lanciatore Vega.
Accordo ASI ESA: il Fly-Eye Telescope
Il secondo accordo firmato tra ASI ed Esa riguarda l’istallazione sul Monte Mufara del Fly-Eye Telescope, il primo nel genere, destinato al monitoraggio di parte del cielo nella ricerca e identificazione di tracce inizialmente molto deboli di nuovi asteroidi per poterne valutare il potenziale livello di pericolosità per la Terra. “Il problema degli asteroidi e la loro identificazione e tracciamento è un problema molto importante, sottolinea il presidente dell’Asi. Questo strumento brevettato in Italia e costruito da una ditta italiana in un contesto di collaborazione internazionale, sarà dapprima installato a Matera (centro di Geodesia Spaziale dell’ASI ndr) per la sua calibrazione e poi sul monte Mufara nel Parco delle Madonie. Questo strumento avanzatissimo – conclude Battiston – permetterà all’Italia una capacità unica a livello europeo di tracciare di identificare potenziali asteroidi pericolosi per il nostro pianeta”.