Il 18 gennaio scorso Massimo Ciacchini, consigliere comunale di Collesalvetti (Li) e capogruppo della Lega, ha presentato un’interpellanza al sindaco Adelio Antonini (Pd) per chiedere di schedare «cosiddetti matrimoni gay» tramite un monitoraggio basato su «i dati numerici di questo fenomeno nel nostro territorio nell’attualità e nel suo sviluppo negli anni; e le risorse finanziarie e le agevolazioni comunali eventualmente destinate a queste unioni; e infine se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni».
Collesalvetti, la Lega e lo schedare i matrimoni gay
Sembra forse una battuta invece parliamo della pura e semplice realtà. Ci troviamo a Collesalvetti in provincia di Livorno, questo piccolo comune toscano e guidato dal sindaco del PD Adelio Antonini. E’ proprio durante un consiglio comunale che il capogruppo locale della Lega Massimo Ciacchini presenta un’interpellanza a dir poco… inconsueta e susciterà le giuste reazioni di sdegno. Schedare i matrimoni gay, secondo il capogruppo infatti chidere di raccogliere “i dati numerici di questo fenomeno nel nostro territorio nell’attualità e nel suo sviluppo negli anni, le risorse finanziarie e le agevolazioni comunali eventualmente destinate a queste unioni, e infine se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni“.
L’attacco da parte della sinistra
La vicenda ha scatenato dure polemiche e un’ondata di indignazione. Il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare alla ministra dell’Interno contro “l’agghiacciante interpellanza della Lega dove chiede al Comune una vera e propria schedatura delle coppie“, affinché assuma dei provvedimenti. E ha commentato: “Non c’è limite al degrado di questa destra. Questo è qualcosa di ben più grave delle solite idee sgangherate della Lega. Una grave violazione della privacy come minimo“
Arcigay e Agedo
Le due associazioni, che in un primo momento avevano deciso di ignorare quanto proposto da Ciacchini, hanno poi voluto prendere una presa di posizione: “Troviamo ridicole, assurde e inaccettabili le proposte del consigliere leghista. Si tratta di un’intrusione arrogante nella sfera della libertà personale, dell’intimità e della privacy che è morbosa e irrispettosa nei confronti delle persone unite civilmente, oltre a essere uno spregio per l’istituto stesso delle unioni civili che, vogliamo ricordare anche a Ciacchini, è legge dello stato approvata ormai da anni da un parlamento legittimamente eletto. Il consigliere, in aggiunta, ha anche detto di rispettare tutti i generi, ma non la legge Cirinnà. Le due cose però sono in antitesi e si escludono. Se lui rispettasse davvero la comunità Lgbtqia+, avrebbe poco interesse a sapere se le coppie dello stesso sesso, dopo essersi sposate, hanno legittimamente deciso di ‘separarsi’. Se davvero ‘rispetta tutti’, forse oltre a ritirare l’interpellanza dovrebbe anche scusarsi per aver considerato le coppie unite civilmente diverse dalle altre. Come mai non ha proposto un’indagine sulle coppie eterosessuali?“.