In realtà del trittico scultoreo andò distrutta completamente solo la statua di San Giovanni evangelista. Le altre due, ossia la Madonna con Bambino e San Giovanni battista subirono danni molto gravi. La Vergine ed il Bambino erano rimaste senza testa, mentre il Precursore aveva perso un braccio ed il naso. In verità, la testa della Madonna, completamente annerita, era stata conservata dal primicerio. I corpi scolpiti, invece, erano stati relegati in un cortiletto esterno a lato della Collegiata, dove sono rimasti alle intemperie per molti decenni. Dopo 74 anni, i danni bellici alla Collegiata sono stati riparati, ma delle statue del portale si immaginava che potessero essere recuperate. Su di esse da tempo è stata posta l’attenzione della Soprintendenza in attesa di finanziamenti o progetti utili.
Negli ultimi mesi, è stato avviato un processo di valorizzazione e di rivalutazione del territorio da parte dell’Amministrazione comunale di Angri. Al primo posto è stato messo il recupero del gruppo scultoreo. Grazie all’interessamento dell’Associazione di volontariato Panacea, di intesa con le autorità religiose, l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza ABAP di Salerno le preziose opere sono state messe a restauro dalla Ditta Atramentum, specializzata in recupero di manufatti lapidei artistici ed archeologici.
Finalmente, si approda alla chiusura definitiva della “pratica” dei danni bellici alla Collegiata di Angri e lo si fa con una notevole operazione di recupero di una pagina importante per la Cultura figurativa del territorio e della storia dell’arte in Campania.