Con i consumi in calo occorre scongiurare il previsto aumento dell’Iva per non cadere in una pericolosa fase di recessione. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati dell’Istat sul commercio al dettaglio a luglio, con le vendite in diminuzione in valore in rispetto allo stesso mese dell’anno precedente dello 0,6%.
Ad evidenziare la situazione negativa del settore è il fatto che a luglio a far registrare il maggior incremento tra tutte le forme distributive sono i discount alimentari che mettono a segno un balzo del 3,3% mentre calano tutte le altre, dai negozi ai supermercati fino agli ipermercati, con l’eccezione degli esercizi a prevalenza non alimentare.
Il pericolo dell’aumento dell’Iva riguarda beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie con la spesa alimentare che è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un elemento fondamentale per la ripresa dell’economia.