Clubhouse è il nuovo social network che sta cambiando le regole della socializzazione.
Nato nel 2020 è rapidamente cresciuto fino a raggiungere i 2milioni di utenti in pochi mesi.
Valutata circa 100 milioni di dollari, Clubhouse è la nuova sfida dei social network. Una delle caratteristiche distintive è la sua esclusività, “per molti ma non per tutti”.
L’App è scaricabile solo da sistema IOs non è ancora disponibile su Android. Per diventare utente di Clubhouse inoltre, devi essere invitato da qualcun altro che è già presente sul social. Proprio come entrare in un club privato dove accedi solo se “conosci” qualcuno che ti fa entrare.
Clubhouse riscrive le regole dei social perchè non contiene, ne foto, ne video, ma solo audio.
Ci sono una serie di room (stanze) dove a seconda della tematica si tengono delle conversazioni. Il moderatore è il responsabile della gestione della stanza e può decidere a chi dare la parola. Chi entra nella stanza può assistere alla conversazione ed essere solo in ascolto. Gli speaker invece, coloro che prendono parte al dialogo, se vogliono intervenire devono prenotarsi, potranno parlare solo dopo che il moderatore gli avrà dato la parola.
Questa modalità fatta solo di audio, stimola la riflessione e lascia più tempo per pensare. Inoltre amplifica l’ascolto, aumenta l’attenzione e ti lascia incollato alla room per sentire le conversazioni e coglierne tutti i passaggi.
Il concetto di integrazione è mantenuto anche in Clubhouse. All’interno della stanza infatti può capitare di trovare degli sconosciuti oppure personaggi famosi, che prendono parte alla conversazione. Insomma ancora più che nei comuni social network, qui è garantita la socializzazione live, tramite un dialogo diretto dei partecipanti.
Si può immaginare Clubhouse come una sorta di Podcast live, dove le conversazioni non rimangono registrate, ma si eliminano appena si chiude la stanza, per garantirne la privacy.
Al contrario di quello che accade oggi, ad esempio su Instagram, dove chi fa una diretta la può registrare e lasciarla in visibilità sul profilo.
Su Clubhouse vengono tenuti solo i contenuti oggetto di segnalazione da parte di utenti, che ravvedono eventuali violazioni.
Non possiamo infatti escludere la presenza di hater che saranno sicuramente anche qui. Ma possono essere segnalati, se ritenuti responsabili di contenuti offensivi, ingiuriosi, volgari etc.
Per accedere ci si deve registrare con il proprio nome e cognome, quindi niente nickname ed è accessibile solo ai maggiorenni (chi ha compiuto 18 anni).
Clubhouse cambia le regole del gioco perchè non da visibilità all’estetica, al bello, ma da voce al contenuto, ma alla socializzazione fatta di scambi di idee e contenuti.
Ritrova la bellezza della condivisione, attraverso tematiche comuni e grazie al dialogo.
Sbarcato in Italia a gennaio 2021, Clubhouse spopola tra giovani e meno giovani. Tra chi vuole soddisfare la curiosità delle novità del momento e chi vuole dar voce alle proprie idee.
Bisogna capire quale sarà il suo sviluppo e se veramente l’audio, sarà la svolta verso il futuro social.
Non avere ne foto, ne video da più sostanza al contenuto, e la conversazione diventa il fulcro della socializzazione. Inoltre accresce la privacy, se è vero come dice Zuckerberg il fondatore di Facebook, che la chiave del futuro dei social stà nella riservatezza. Clubhouse cambia totalmente il paradigma, secondo cui oggi esisti solo se appari e la spettacolarizzazione, assieme alla sovra-esposizione sono ancora un must.
Clubhouse riscrive le regole e dona dignità alla parola, al dialogo, alla verità della voce, alla purezza del pensiero. Si allontana dalla costruzione di una realtà artefatta e non sempre reale. Forse il suo successo stà proprio nel cavalcare un nuovo trend, e le nuove esigenze degli utenti.