Club To Club 2019 ha ospitato più di 50 show, 16 esclusive e 11 debutti italiani, quasi 100 artisti provenienti da 5 continenti. Il festival si è svolto all’insegna dell’interculturalità.
Il festival ha venduto circa 20.000 biglietti e ha registrato circa 10.000 presenze agli eventi gratuiti o su invito (l’anno scorso, nell’anno di Aphex Twin, i biglietti venduti erano stati complessivamente 22.000). La divisione tra pubblico nazionale e internazionale è la seguente: 85% e 15% rispettivamente. Il 50% del pubblico appartiene alle regioni del Piemonte e della Lombardia, con una maggioranza di residenti milanesi e torinesi a testimonianza della vicinanza non solo geografica delle due città. Il 15% del pubblico proviene dall’estero, da Svizzera, Francia, USA, Germania, UK, Spagna, Belgio, Russia, Olanda, Israele, Lettonia, Polonia, Austria, Portogallo, Australia, Bielorussia, Ungheria, Turchia, Canada, Croazia, Finlandia, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Svezia, Slovenia, Romania, Danimarca, Lussemburgo, San Marino, Serbia, Slovacchia, Messico, Bulgaria, Lituania, Cile, Norvegia, Hong Kong. Il Festival ha inoltre ospitato circa 1000 accreditati tra professionals e giornalisti.
La diciannovesima edizione di C2C è stata una celebrazione della musica del futuro e ha rivoluzionato l’esperienza della sua community all’interno del festival, soprattutto all’interno dei padiglioni post industriali del Lingotto, grazie alla produzione di Vittorio Della Casa di Delamaison Production, già al lavoro con artisti di livello mondiale, come i Daft Punk.
Le performance di James Blake, Flume, Chromatics, The Comet Is Coming, Sophie, Slowthai, Holly Herndon, Battles, Black Midi, Floating Points, Helado Negro, Kelsey Lu, Nu Guinea, Romy dei The xx, Skee Mask con i live visuals di Weirdcore (visual artist di Aphex Twin e autore della campagna grafica del festival), Kode9 plays Hyperdub 15, hanno lasciato un segno indelebile nella storia del festival.
Quest’anno il festival ha nuovamente ospitato performance di artisti non euro—centrici o anglosassoni: il marocchino ISSAM, la palestinese SAMA’, il keniota Slikback, i giapponesi Yoshio Ojima & Satsuki Shibano.
Il Symposium del festival, vero dietro le quinte di C2C, ha ospitato workshop e panel su tematiche culturali rilevanti: Europa, cambiamento climatico e music business, 30 anni di WARP, il futuro della figura del promoter, le tematiche di genere nella musica, Torino—Milano come possibile macrocittà, Napoli Segreta, con ospiti arrivati da tutto il mondo.
Infine, C2C 2019 ha ospitato le performance del festival in sei location straordinarie: un ringraziamento speciale a OGR — Officine Grandi Riparazioni, Lingotto Fiere, La Centrale — Nuvola Lavazza, Reggia di Venaria.