Una nuova uscita per Aventino Music, questa volta con un nome illustre della musica: Claudio Luongo. Il compositore torna con un nuovo brano per piano solo “Evanescence”.
Il brano
“Evanescence” è la naturale evoluzione di quel suono pianistico proposto all’interno del suo ultimo album, Beyond. Registrato nel suo studio a Venafro (cittadina molisana dove il compositore vive e lavora), “Evanescence” è stato masterizzato da Claudio Scozzafava. Un lavoro che rappresenta una delle migliori espressioni della musica di Luongo, in tutti i sensi.
«“Evanescence” è la ricerca della calma interiore con una musica sussurrata, per l’appunto, “evanescente”, che per la sua densità sonora ci porta in un clima di narrazione senza fretta su cui l’ascoltatore può intraprendere il suo viaggio interiore senza essere distratto, ma accompagnato con discrezione»
L’autore
Passato, presente e futuro… con Claudio Luongo
Chi meglio di Claudio Luongo può parlare del suo ultimo brano? Proprio per questo motivo abbiamo potuto scambiare qualche chiacchera con lui.
Rompiamo il ghiaccio, chi è Claudio Luongo?
“Che bella domanda. Sono circa venti anni che ho indirizzato la mia vita soprattutto alla conoscenza di me stesso e ciò nella consapevolezza che la realtà che circonda è un’esatta corrispondenza di ciò che siamo. Mi spiego meglio, credo che come calamite, attiriamo o respingiamo eventi e/o ne causiamo l’origine. Oggi posso dire cosa ho scoperto di essere ma domani potrei scoprire di essere altro. Bene oggi posso dire di essere un creativo con una fervida immaginazione che permea tutta la mia esperienza”.
Come nasce la collaborazione con Aventino Music?
“Con Claudio Scozzafava la collaborazione nasce per una sintonia musicale ma soprattutto umana, scoperta in un’occasione del tutto casuale in una cena con amici in comune”.
Come puoi definire la “composizione musicale”?
“Una bellissima definizione degli anni Ottanta in ambito colto era “musica umanamente organizzata”, poi con la musica aleatoria anche quella definizione cessò di essere. Credo che qualsiasi prodotto musicale elaborato da una immaginazione umana possa essere considerato Composizione Musicale. Personalmente oggi scrivo prevalentemente per le immagini e collaboro molto con il regista Riccardo Barbieri che spesso è una guida essenziale perché il suo punto di vista è funzionale alle immagini. La mia è una ricerca interiore cercando di evitare di farmi influenzare dalle mie conoscenze accademiche, cioè cerco l’origine della mia musica quella più semplice ed incontaminata, quella più fedele alla mia natura”.
Ci puoi parlare di “Evanescence”?
“Sì, nasce come naturale prosieguo di un album per solo piano (Beyond) concertato e pubblicato con Aventino Music dove i brani guidano l’ascoltatore verso viaggi interiori che spesso sono evanescenti con contorni percepibili ma non definibili”.
Quali saranno i tuoi progetti futuri?
“Con Aventino Music e con Claudio Scozzafava stiamo immaginando una nuova serie di brani orchestrali d’autore. Ovvero brani dove la firma creatrice del compositore sia ben riconoscibile ed evitare di cadere nei linguaggi stereotipati che spesso si ascoltano nelle musiche da commento alle immagini. Per questo io Claudio Scozzafava ed altri compositori stiamo lavorando -ognuno per la sua strada – verso musiche evocative ed immediate ma fedeli alla natura del suo ideatore, quindi originali perché ognuno di noi è di per se stesso un individuo unico e inimitabile”.