Lo avevamo citato qualche giorno, fa ricordando Mia Martini, come uno degli artisti che musicò il suo primo album “Oltre la collina” (la collaborazione, in realtà continuò), lo ritroviamo oggi per fargli auguri, a modo nostro, in occasione di un compleanno importante. Domenica 16 maggio, infatti, Claudio Baglioni ha compiuto 70 anni. L’artista romano è stato travolto da una valanga di auguri da parte di colleghi e di fan mentre qualcuno ha pensato di fargli una sorpresa.
Quella sua maglietta fina…
Chi, come me, è nato negli anni Settanta è probabilmente cresciuto sentendo tra le mura della propria casa le note delle prime canzoni di Baglioni: “Questo piccolo grande amore”, “Sabato pomeriggio”, “E tu”, “Strada facendo”. Canzoni d’amore spesso struggenti, malinconiche, interpretate con grande carica emotiva oltre che con la potenza di una voce capace di coprire tre ottave e mezzo. Si sarà divertito sulle note di “Porta Portese” o di “W l’Inghilterra” o avrà imparato a memoria “Ragazza di campagna”. Armonioso e potente, il suo sembrava uno stile consolidato ma ecco che nel 1985 esce l’album “La vita è adesso” che prelude a quello che sarà un nuovo percorso artistico. Le melodie si fanno più ritmate e i testi d’amore si accompagnano ad altri più “esistenziali”. In 50 anni di carriera Claudio Baglioni è stato capace di cambiare ogni volta pelle. Un lavoro continuo che gli ha permesso di cavalcare l’onda del successo anche in tempi di grandi cambiamenti.
Le vie dei colori
La svolta, se così vogliamo chiamarla, arriva nel 1990 con una trilogia di album: “Oltre”, “Io sono qui” (1995) e “Viaggiatore sulla coda del tempo” (1999). Pur restando sempre fedele a se stesso, Claudio Baglioni riesce a creare un nuovo stile, summa di una raffinata ricerca musicale e di un’approfondita ricerca linguistica. Ritmi completamente nuovi, molto più veloci e briosi, melodie arricchite da una certa complessità strumentale come in “Io, lui e la cana femmina”, “Navigando”, “Bolero”. Suggestioni che vengono da lontano con “Le vie dei colori”. Un accennato ritorno agli inizi con l’indimenticabile “Mille giorni di te e di me”. Eppure l’elemento che risalta di più lo ritroviamo nei testi. Una raffinata ricerca linguistica che si esprime con giochi di parole che ora sono ritornelli (“Noi no”), ora poesia (“Le vie dei colori”). Con questa trilogia, poi, Baglioni rivoluzionò totalmente l’idea di concerto. Il palco sistemato al centro era visibile da ogni punto e l’esecuzione dei brani, per la prima volta, era accompagnata da numeri di danza con coreografie e scenografie molto ricche. I suoi concerti sono ancora oggi insuperati e lo hanno reso ancora più ben voluto dai suoi fan.
I 70 anni di Claudio Baglioni
Tanto amato che a Centocelle, il quartiere romano nel quale Claudio Baglioni è nato e cresciuto, per questo compleanno importante, alcuni abitanti hanno realizzato un murales che lo raffigura ai tempi dei suoi esordi. Una graditissima sorpresa per l’artista che non ha mancato di ringraziare con un lungo post sui social. Con le sue canzoni, tutti grandi successi, Claudio Baglioni ha attraversato le vite di intere generazioni, fotografato momenti nei quali ognuno si è potuto riconoscere. Cosa augurare, allora? Mille giorni di te, Claudio!
In copertina foto di CristianCantoro