Ecco una piccola guida con le informazioni utili da sapere e i 5 consigli per minimizzare i costi e rientrare dell’investimento.
Valvole termostatiche: a cosa servono?
Le valvole termostatiche servono a mantenere costante la temperatura della stanza, regolando l’afflusso d’acqua che circola nei radiatori a seconda della temperatura desiderata.
Il loro montaggio sui singoli termosifoni, in combinazione al ripartitore di consumi termici, ovvero il dispositivo che misura il calore emesso dal calorifero, permette di regolare e tenere sotto controllo la temperatura di ogni locale, consentendo un calcolo preciso del consumo di ogni singolo termosifone.
Si risparmia davvero?
In un primo momento, l’installazione delle valvole termostatiche con i ripartitori di consumi termici, comporta indubbiamenteuna spesa, da 50 fino a circa 100 euro per termosifone.
Ma le stime indicano che, attraverso la loro implementazione,ogni condominio risparmierà annualmente fra il 10% e il 30% del proprio abituale consumo di combustibile.
Per riuscire ad effettuare un calcolo esatto sia dei costi sia del risparmio futuro ottenibile è importante rivolgersi ad un professionista specializzato, da rintracciare facilmente online ad esempio sul portale di Instapro(www.instapro.it): il nuovo marketplace dedicato ai servizi per la casa, recentemente sbarcato in Italia sulla scia del successo olandese, che mette in contatto utente e specialista qualificato.
Si tratta di un servizio smart e veloce, consultabile comodamente dal pc, dal tablet o anche da smartphone, magari adagiati sul proprio divano.
Molto interessante anche la possibilità di consultare le recensioni di altri utenti, per un confronto all’insegna dell’affidabilità.
Esistono eccezioni?
Per adesso i nuovi regolamenti concernono solo i condomini con impianto centralizzato, mentre sono esenti i condomini muniti di impianto autonomo.
Sono esonerati dall’obbligo anche i condomini oggetto di “impedimenti di natura tecnica”, nel caso in cui l’adeguamento risultasse troppo complicato e costoso.
Due regioni italiane si sono già dovute adeguare ai cambiamenti imposti dall’Ue nel 2014, Piemonte e Lombardia.
Le modifiche si rendono necessarie per adempiere alle norme previste dal protocollo 20-20-20, che si propone di ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 in tutta Europa.
E se non si è a norma?
In tutta Italia, e dunque anche nelle regioni di Piemonte e Lombardia, lesanzioni previste per chi non ha messo a norma il proprio impianto verranno applicate dopo la scadenza del 31 dicembre 2016.
Un consiglio utile per chi risiede in queste due regioni è di approfittare di questa finestra temporale per mettersi a norma, se non fossero già stati eseguiti i lavori, finché non c’è il rischio di incorrere in alcuna sanzione nonostante siano decorsi i termini.
Successivamente, le multe previste andranno dai 500 ai 2500 euro per ogni condominio che non si sarà adeguato.
Ecco i consigli:
1. Mai abbassare radicalmente la temperatura del riscaldamento quando si esce di casa per qualche ora.Forse non sapevi che invece di diminuire i costi li fa aumentare. Sarà infatti necessario un enorme impiego di energia per riportare l’ambiente a una temperatura gradevole una volta tornati in casa. Al contrario, si può ottenere un significativo risparmio abbassando la temperatura desiderata nei locali meno utilizzati, come un ripostiglio o una camera degli ospiti, in cui non è necessario avere una temperatura confortevole nella quotidianità.
2. Quando si regola la temperatura di una stanza, ogni grado in più equivale approssimativamente a un aumento del consumo del 7%. Un’ulteriore conferma del fatto che regolare la temperatura di ogni singola stanza basandosi sulle proprie esigenze, a seconda dell’uso che si fa di una stanza, può portare a un risparmio concreto.
3. Non spegnere mai del tutto i termosifoni, neanche quando si parte per un periodo prolungato. È molto più economico mantenere il riscaldamento al minimo, riattivandolo al proprio ritorno, piuttosto che sprecare enormi quantità di energia per riportare la propria abitazione, ormai completamente gelida, a temperature normali.
4. Arieggiare la casa per un periodo breve. Per cambiare l’aria bastano pochi minuti, lasciare aperto a lungo raffredda i muri e gli oggetti, facendo successivamente aumentare il consumo energetico necessario per riportare la casa alla temperatura desiderata.
5. Nel periodo estivo in cui viene spento l’impianto di riscaldamento, è consigliato aprire le valvole termostatiche al valore massimo, onde prevenire l’accumulo di residui nei termosifoni.