A partire da oggi prenderà avvio il mese dedicato a CIBOriCIBO durante il quale verranno organizzati sino a fine giugno incontri e attività sul territorio con lo scopo di informare e sensibilizzare cittadini, esercenti e associazioni di volontariato a prendere parte dell’iniziativa.
L’innovativo progetto consentirà di distribuire presso le famiglie disagiate che vivono a Casamassima alimenti buoni non più vendibili (per difetti nella confezione o perché vicini alla scadenza) recuperati dalla distribuzione organizzata e da altre attività commerciali – come negozi, farmacie, ristoranti, ditte di catering e aziende agricole che operano sul territorio di Casamassima – attivando in tal modo una immediata ed efficace rete di interscambio fra donatori e beneficiari.
I cittadini potranno partecipare al progetto in diverse modalità: dedicando una parte del proprio tempo alla raccolta e distribuzione degli alimenti, dando un contributo in vario modo, e acquistando un prodotto alimentare in uno dei punti vendita convenzionati e donarlo per l’iniziativa – in tale contesto, gli esercenti o altre attività commerciali che si convenzionano, diventeranno punti di supporto al progetto -.
I cittadini con piccoli gesti di volontariato, potranno così contribuire a un progetto più grande di interesse comune.
«L’iniziativa – dichiara Margherita Diana, responsabile del Servizio socio-culturale del Comune di Casamassima – ha lo scopo di migliorare la qualità della vita dei cittadini in difficoltà e rendere la città più solidale e accogliente se pensiamo che, ad oggi, sono oltre duecento le famiglie bisognose assistite a vario titolo dal Comune di Casamassima. Con questo progetto, che auspichiamo incontrerà la sensibilità di molti cittadini, intendiamo contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di coloro che sono in difficoltà e, allo stesso tempo, della salute dell’ambiente, riducendo sprechi e rifiuti. Non solo. Abbiamo un obiettivo ben più alto. Culturale. Portare agli occhi della gente la quantità di spreco alimentare e valorizzarlo in termini di costi».
Il progetto sarà gestito, coordinato e monitorato tramite la piattaforma tecnologica S.I.G.LAM. – che sta per “Sistema Informativo Gestionale per il recupero e la ridistribuzione di beni e di alimenti invenduti” – che, promossa dal Comune di Casamassima nell’ambito del progetto regionale Apulian ICT LivingLabs, in partenariato con Cadan Srl e CNR, permetterà di facilitare tutte le operazioni legate alla gestione dell’attività.