Nel mondo dello spettacolo, ma soprattutto in quello della moda, la magrezza al limite è considerata attraente e in gran voga, ma a dire basta a questa sottile violenza psicologica, che miete vittime soprattutto tra le giovanissime ma non disdegna quelle che hanno superato la fase adolescenziale, sono le Curvy Girls, modelle anzi super top dalle curve molto “pericolose”, che hanno deciso di fregarsene della bilancia e dei chili superflui, dimostrando che si può essere magnifiche e seducenti anche con qualche curva in più.
Ovviamente, al bando le micro taglie sfatando le vecchie leggende metropolitane e ciò che il pensiero dominante ci obbliga a seguire, queste donne bellissime e armoniose portano tutte dalla 48 alla 52, orgogliosissime della loro ‘over size’, non temono di mostrarsi in pubblico in passerella e addirittura si prestano a servizi fotografici di nudo “artistico”, pronte a sfidare chiunque provi a metterle i bastoni tra le ruote, cercando di far capire che la magrezza obbligatoria rivela solo infelicità interiore.
Nel compiere questa retata di consensi le BBW (Big Beautiful Women) non sono sole anzi, il magazine modaiolo per eccellenza “Vogue” ha inserito una sezione ove è possibile ammirare le Curvy Girls più belle del mondo mentre la rivista “Plus Model Magazine” lotta da oltre dieci anni per screditare il mito della famigerata e pericolosa taglia 42, con una serie di dati allarmanti: “Vent’anni fa il peso delle fashion models era all’incirca inferiore dell’8% rispetto alla donna media. Oggi le modelle pesano il 23% in meno. Molte modelle hanno un indice di massa corporea ai limiti dell’anoressia”.
Numeri che lasciano perplessi e inducono a far riflettere, si dovrebbe arrivare alla consapevolezza che la bellezza è soggettiva e non oggettiva come la maggior parte dei media vuole inculcare. È alquanto palese che la loro silhouette è totalmente differente dagli stereotipi a cui siamo abituati a vedere in passerella, le loro forme sono burrose si, ma soprattutto sane.
Ci auguriamo quindi che queste grandi ragazze riescano a smuovere l’opinione pubblica soprattutto tra gli stilisti con il loro ottimismo, energia e vitalità. E poi un abito prende vita in base a chi lo indossa e, se si sta bene con se stessi, lo si trasmette anche a chi vi è intorno.