Dall’ultima riunione della Conferenza Stato-Regioni, dove era all’ordine del giorno la discussione in merito al parere obbligatorio sulle norme che costituiranno il Piano Assicurativo Agricolo Nazionale 2016, è uscito un documento, ora in nostro possesso, che delinea una bozza di decreto ministeriale. Il testo purtroppo non coglie le criticità che erano state più volte evidenziate dalla Cia-Agricoltori Italiani e dall’Associazione nazionale dei Condifesa.
‘Avevamo presentato poche proposte –sostiene la Cia– ragionevoli e recepibili, ovviamente tutte volte a rendere lo strumento assicurativo agevolato più fruibile e corrispondente alle esigenze degli agricoltori che si vogliono tutelare, ma nella bozza di decreto ben poco è stato inserito e si è voluto confermare l’impianto dello scorso anno.
In sostanza la semplificazione che era stata richiesta per la determina delle procedure e delle rese, la flessibilità nella costruzione della tipologia assicurativa e la revisione del meccanismo di definizione del contributo ammissibile, formule di salvaguardia comprese, sono rimaste lettera morta.
Il rischio è che così si disincentivi il ricorso allo strumento assicurativo in un momento in cui si ha già chiara l’inversione di tendenza seppur lieve, volumi assicurati in calo nel 2015, mentre invece l’obiettivo che ci vogliamo dare –conclude la Cia– è ampliare tutto il sistema. Anche se arrivano segnali, da parte dei dirigenti del Mipaaf che seguono il settore, che ipotizzano un qualche correttivo a inizio anno acquisiti i dati definitivi della campagna scorsa, non possiamo che esprimere le nostre perplessità per le scelte fatte e la nostra preoccupazione sull’impatto che potrebbero avere’.