Sinossi
Chiusi dentro di Maia Guarnaccia Molho edito da A&B Editrice è la storia di Elettra, una giovane donna borghese, che vive nel centro di Milano e che ha scelto di restare single, non vuole legami né famiglia. Scoppiata la pandemia si ritrova, come molti, a scandire la quotidianità con telefonate fiume e messaggini continui. Ora che la pandemia la costringe a una vicinanza forzata con i condomini, Elettra mette in atto tutta una serie di strategie, anche feroci, per difendersi da quel mondo fatto di personaggi dalle vite improbabili, ex fidanzati petulanti e parenti assillanti. Tutto inizia con la scomparsa di Nilde, la sua gatta adorata, l’unico essere per cui prova affetto, e che non si sa se sia scappata, rapita o addirittura uccisa. La sua ricerca scatena una grottesca commedia degli equivoci, un soft thriller dove tutti sono coinvolti loro malgrado. La casa è un labirinto claustrofobico, assediato, dove tutto è costantemente regolato. Un universo chiuso che la donna riuscirà a violare in modo inaspettato, con la spregiudicatezza tipica della sua educazione borghese.
Maia Guarnaccia Molho, classe 1972 è nato a Milano e risiede a Londra, e ha sempre vissuto a contatto con la creatività, grazie a suo padre, Matteo Guarnaccia, grande artista e intellettuale, e sua madre, Renata Molho, nota scrittrice e giornalista di moda.
Maia Guarnaccia Molho è uno scrittore, un regista, Top Executive nel settore del lusso e dell’intrattenimento. Ha vissuto in diversi paesi, tra cui Berlino, San Francisco, Parigi, si è laureato in Filosofia e ha collaborato con Linus con le rubriche “Sarti & Navigatori”, “Tombinologia”e “Scritto Misto”. Come regista ha realizzato la trilogia Demistify presentata dal 2007 al 2009 ai Film Festival di Locarno, Miami, Roma e Lessness nel 2016.
Tra i suoi romanzi ricordiamo Solo ritorno (2019), A un passo (2017), Umano (2011), Prove tecniche di redenzione (2008), Maba Ratta (2003) e Ottoluno (1998).
Come di consueto, abbiamo intervistato l’autore per farci raccontare qualche aspetto curioso del suo ultimo romanzo che può stuzzicare l’interesse dei lettori.
Chiusi dentro di Maia Guarnaccia Molho: intervista all’autore
Lei ha scritto che Chiusi dentro è un romanzo sulla solitudine, che diventa sempre più una condizione, quasi una categoria dell’umano. Ci può spiegare meglio cosa intende?
Cito Pascal con “l’infelicità dell’uomo nasce dall’incapacità di stare solo in una stanza”.
La solitudine è una delle maggiori cause di depressione e malattia delle ultime generazioni, dove l’avvento del digitale ha creato questa illusione di comunità, amicizia, fratellanza e connessione costante che non è altro che una ventata di pixel che distrae e assopisce, né più’ né meno che ascoltare disco music da soli in macchina bloccati nel traffico.
Il personaggio principale del libro è Elettra, una single per scelta. Come vive la protagonista questa condizione quando si confronta con gli altri?
Non vuole compromessi, non le interessa l’opinione degli altri. E ‘autosufficiente. Questa pseudoprigionia le dà ancora più forza di analizzare il mondo che la circonda, per valutare che è un mondo ignobile, dove poche persone o animali fanno eccezioni.
Per Elettra la diffidenza verso le altre persone, anche verso i familiari, inizia a diventare un valore. Lei crede che questo aspetto sia diventato comune a molte persone dopo la pandemia?
La solitudine e la clausura forzata hanno acuito le sensibilità. Tutto sembra più trasparente. Si intuiscono prima le falsità e si diventa più intransigenti.
C’è un lato caratteriale della protagonista che è simile al suo? E qualcosa invece di Eletra che non che sopporta?
Sicuramente la sua generosità nell’ascoltare il prossimo e l’intento innato di aiutare gli altri.
E qualcosa invece di Eletra che non che sopporta?
La gatta, sono allergico al pelo dei felini.
Elettra è un personaggio che muta nel corso del romanzo oppure si radicalizza sulle sue posizioni?
Elettra muta nel senso che è obbligata a confrontarsi con la sua parte cinica che non sapeva le appartenesse, per sopravvivere in un ambiente disumano, egoista e arido.