Le tecnologie più avanzate entrano in sala operatoria e gli interventi diventano in 4K (Ultra HD) e 3D. A mostrare quanto di più innovativo ci sia in fatto di laparoscopia avanzata applicata all’urologia saranno gli specialisti chiamati a raccolta dal professor Roberto Sanseverino, direttore del reparto di Urologia dell’ospedale Umberto I di Nocera. Il rendez vous, unico nel suo genere, prevede operazioni riprese in diretta e ritrasmesse sui monitor di specialisti in tutta Italia.
«Il concetto base di questi interventi – spiega il professor Sanseverino – è che si riesce a garantire al paziente una procedura chirurgica poco traumatica e spesso anche più efficiente. Parliamo di interventi mininvasivi per i quali non servono grandi incisioni. Si procede a “cielo coperto” tramite piccoli fori nella cavità addominale che viene distesa e “gonfiata” con l’anidride carbonica».
L’urologia è una di quelle branche in cui la laparoscopia ha portato maggiori vantaggi, soprattutto in relazione alle malattie oncologiche. «In modo particolare – prosegue il professor Sanseverino – riusciamo ad intervenire in modo efficace sui tumori dell’apparato urinario maschile e femminile e dell’apparato genitale maschile. Si tratta di tumori che hanno un’alta incidenza per i quali questa metodica è diventata ormai una routine». Questo non significa che le tecniche operatorie siano semplici, anzi, sono procedure complesse per le quali i chirurghi hanno bisogno di anni di pratica.