In due-tre puntate, daremo notizie dei proprietari (la maggior parte a capo di holding) e presidenti delle società di calcio, sperando di colmare la curiosità di molti sportivi e amanti del calcio.
Atalanta: la società è controllata da Antonio Percassi, nato a Clusone nel 1953, dal 2010 subentrando ad Alessandro Ruggeri, figlio di Ivan, il più giovane presidente di Serie A, a soli 21 anni. Oltre ad essere presidente (carica già ricoperta dal 1990 al 1994 dopo la morte del presidente Cesare Bortolotti, per poi passarla nelle mani di Ivan Ruggeri) è stato anche un calciatore dell’Atalanta, dal 1970 al 1977, per poi essere ceduto al Cesena. Come calciatore era un difensore arcigno, dotato di buon fisico, cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta con la quale debutta, nella stagione 1972-73, in Serie A. Percassi è anche proprietario del club nero-azzurro che controlla attraverso la holding “Odissea Srl”, di cui è presidente. Fanno parte dell’Odissea i marchi di cosmetica “KIKO”, “Madina” e Womo”, il centro commerciale “Orio Center”.
Bologna: dopo il rischio di fallimento nel 2010, il cambio di cinque presidenti in due anni, l’amministrazione del socio di maggioranza della società dal 7 aprile 2011, l’imprenditore edile Albano Guaraldi, con presidente onorario il cantante Gianni Morandi, dal 20 settembre 2015, alla guida del club emiliano c’è Joey Saputo, figlio dell’italo-canadese Emanuele Saputo, emigrato nel Québec da Montelepre (PA), fondatore della “Saputo Incorporated”, una delle maggiori industrie del nord America nel campo dei latticini. Prima di diventare proprietario e presidente del Bologna, Joey Saputo faceva parte della cordata di imprenditori americani, guidata da Joe Tacopina, che il 14 ottobre 2014 comprò il Bologna, per poi dimettersi il 20 settembre 2015. Saputo, appassionato di calcio, aveva già vissuto un’esperienza nel mondo del calcio, dapprima nella dirigenza del Montréal Manic nel campionato della NASL, poi come fondatore e presidente dell’Impact, squadra professionistica della sua città che ora milita nella MLS, il massimo campionato del nord americano. In qualità di imprenditore, Saputo, che è nato a Montréal nel 1964, è presidente della “Free2Be”, la holding di famiglia; fa parte del consiglio di amministrazione della “TransForce”, una compagnia di autotrasporti; consigliere della fondazione dell’ospedale universitario Saint-Justine di Montréal e della fondazione della comunità italo-canadese del Québec.
Cagliari: il proprietario e presidente della società è Tommaso Edoardo Giulini, nato a Milano nel 1977, carica assunta nel 2014, dopo le vicende giudiziarie del precedente presidente, Massimo Cellino, proprietario di una grande azienda di lavorazione dei cereali (la SEM Molini Sardi), da 20 anni a capo del club. Giulini, laureato in economia aziendale all’Università Bocconi di Milano, è presidente della “Fluorsid Group” di Milano, che controlla il Cagliari Calcio, presidente della “ICIB Srl” di Treviglio, consigliere d’amministrazione della “Laminazione Sottile S.p.A”. È stato anche calciatore con un passato da portiere nelle giovanili del Milan e della squadra dilettantistica lombarda U.S. Orione. Inoltre ha fatto parte, dal 2005 al 2013, del CdA dell’Inter.
ChievoVerona: la società è controllata dalla famiglia Campedelli, sin dal 1964. Nel 1992, dopo la morte di Luigi Campedelli, diventa presidente sia dei clivensi sia dell’industria dolciaria di famiglia, la “Paluani”, il figlio Luca, nato a Verona, nel 1968 che diventa il più giovane presidente di club calcistici fino al 2008, quando questo record fu rilevato da Alessandro Ruggeri che divenne presidente dell’Atalanta a 21 anni. Tifoso dell’Inter e simpatizzante del Manchester United, è anche un ottimo schermidore, campione italiano assoluto di scherma storica per l’epoca medievale nel 2011. Gareggia per l’Ordine delle Lame Scaligere e per la Scherma Storica Verona.
Crotone (FC): la società è nelle mani della famiglia Vrenna che qualche tempo fa ha dovuto subire la delicata inquisizione da parte della Dda di Catanzaro con relativa confisca del beni (tra cui il Crotone Calcio) per legami con la criminalità crotonese. Ma nel gennaio 2016 la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Crotone ha rigettato la richiesta di confisca dichiarando l’assoluta estraneità dei Vrenna alle dinamiche criminali. Raffaele, nato a Crotone nel 1958, occupa il ruolo di presidente, dal 1992, tranne nel periodo 2008-11, quando la società calabrese era presieduta da Salvatore Gualtieri. Vrenna è un imprenditore, anche dell’intrattenimento e della cultura, a capo della “Factory OfficineKr” (una maison d’arte che intende trasformare i doni della terra in arte dedicata al mondo e ai suoi abitanti, un trait-d’union tra cultura antica e tecnologia moderna, di antichi saperi, mestieri e tradizioni), della “Gdb Srl” e della “Praia Art Resort” che si occupa di arte, cultura e tradizioni tipicamente locali. Fa il suo ingresso nel mondo dell’imprenditoria nel 1977 fondando una radio e l’anno dopo, la sua prima tv privata, “Quarto Canale”, nella provincia di Salerno. Negli anni 80 si avvicina al settore turistico e, insieme al fratello Gianni, dà vita al “Club ’83”, luogo di intrattenimento della provincia di Crotone, un locale dove coesistono discoteca, bare ristorazione. Nel 1986 si affaccia sul mercato della distribuzione farmaceutica con la quale diventa uno degli imprenditori più importanti e ricchi del sud. L’anno successivo fonda la sua prima azienda, la “Salvaguardia Ambientale”, che diverrà una holding: la “V&V Group”, sempre con l’inseparabile fratello Gianni. Dal 2000 al 2002 viene nominato consigliere federale della Lega Calcio di Serie A e B. Presidente provinciale degli industriali di Crotone nel 2005 e vice-presidente vicario della Confindustria calabrese, entra nel calcio come presidente della Nuova Crotone (1992) che poi diventerà l’attualeFC Crotone Calcio.