Inizia in musica il nuovo anno della Locanda del Mare. Protagonista del palco del porto d’inverno del Dum Dum Republic per la rassegna “Chi Passa alla Locanda” sarà Maldestro con il concerto dal vivo che chiude il suo tour prima di partecipare al 67esimo Festival di Sanremo, dal 7 all’11 febbraio, tra gli otto finalisti della sezione Nuove Proposte con il brano “Canzone per Federica”, di cui di recente è uscito anche il videoclip diretto da Cosimo Alemà.
Strade che cambiano tutto, strade possibili. “Ogni caduta è l’inizio di un nuovo volo… ma tu cammina cammina, accumula strade lasciando che tutto si muova”, canta in “Canzone per Federica”. Una poetica intensa e vibrante, affascinata da tutto ciò che è umano, con l’ossessione per le parole e la complessità dei testi che parlano della forza della natura, dell’assenza di Dio, di fiori che resistono e di risposte che si trovano negli sguardi. Autore raffinato dalla voce graffiante, racconta nelle sue canzoni e nei suoi spettacoli l’amore, la rabbia, la speranza, il disagio e la disperata voglia di vivere di un giovane poeta contemporaneo senza rinunciare a un’ironia piena di vita, cuore della sua musica, riuscendo a cogliere la magia profonda della sua terra natale.
Una Napoli “tatuata addosso nel bene e nel male” per Maldestro, che scrive e canta le sue canzoni, ispirandosi a grandi maestri come Fossati, De Andrè e Gaber, soprattutto nel coniugare il teatro-canzone. Ha calcato il più grandi palchi d’Italia, infiammando Piazza San Giovanni a Roma al Concerto del Primo Maggio 2016 con i brani “Sopra al tetto del comune“ (con il quale, tra il 2013 e il 2014 ha vinto premi prestigiosi, come Premio Ciampi, Premio De André, SIAE, AFI, Palco Libero e Musicultura) e l’inedito “Facciamoci un Selfie“.
Può essere considerato l’artista rivelazione della scena cantautorale degli ultimi 2 anni. Il suo primo album Non trovo le parole, è uscito il 14 aprile 2015 e tra il 2014 e nel 2015 si è esibito in oltre 100 concerti in festival e location importanti (Ravello Festival, Auditorium Parco della Musica, Villa Ada, etc.) da solo o con altri artisti del calibro di Vecchioni, Mannarino, James Senese e molti altri.
Un pregiudizio da abbattere, per lui nato a Scampia, classe ’85, figlio di un boss. La musica e il teatro intesi come “una boccata d’aria pulita”, avvicinandosi allo studio del pianoforte regalatogli dalla mamma a nove anni. E poi il teatro, nelle vesti di attore, autore e regista, che ha cambiato la sua vita, dandogli voce, riuscendo a creare nuovi mondi e trasformando il dolore in arte.
Da anni Maldestro è impegnato sui temi della legalità e della sensibilizzazione, raccontandosi a cuore aperto nelle scuole o nei carceri o attrarverso il documentario della Bbc, per insistere sull’importanza della cultura per sconfiggere la criminalità organizzata.