L`immagine della donna in pubblicità a Milano dal 1990 al 2009
L’ottava edizione della mostra fotografica di Ico Gasparri- Chi è il maestro del lupo cattivo? – che vede protagonista la metropoli lombarda e i troppi cartelloni pubblicitari che in questi vent’anni hanno affisso e afflitto la donna ai muridi quella città , non diversamente da quanto accade in tutte le altre città italiane arriva a Castellammare di Stabia e a Napoli, su invito della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Napoli.
L’esposizione intende ricostruire, come in un film composto di fotogrammi sconnessi, leimmagini effimere che tutti i giorni, per vent’anni,sono passate sotto gli occhi dei cittadini – uomini e donne, bambini ebambine, adolescenti e adulti – lasciando tracce più omeno profonde sulle loro coscienze e condizionando, in varia misura inognuno di noi, la formazione della propria idea della donna. Squarci di città e frammenti di cartellonistradali su cui l’occhio attento e mai ironico dell’artista –nato a Cava de’ Tirreni e trapiantato a Milano – ha immortalato questa incredibile galleria di pezzi di carne, usati ed abusati per reclamizzare prodotti o addirittura marchi commerciali e concetti astratti.
“Si tratta di una mostra particolarmente importante – sottolinea Angela Cortese, assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Napoli – proprio in un momento in cui c’è una evidente e pericolosa involuzione dei modelli culturali che ripropongono una visione della donna come oggetto e merce sessuale. Proporre un’ immagine della donna a livello commerciale come preda maliziosa e consenziente alimenta una cultura che ci porta dritti nel buco nero della violenza sessuale e della discriminazione di genere. Proprio in queste settimane misto battendo perché sia rimossa dal territorio nazionale la campagna di comunicazione della Relish S.R.L. che lede gravementela dignità delle donneâ€.
“Queste sono questioni complesse sul piano culturale. Molte persone non hanno la consapevolezza di aver interiorizzato degli stereotipi†– sostiene Anna Riccardi, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Napoli – aggiungendo che “C’è bisogno di un percorso interiore che nella maggior parte dei casi non viene neanche avviato. Occasioni pubbliche, sostenute anche dalla televisione, che richiamano l’attenzione e facciano una specie di alfabetizzazione di massa intorno a queste tematiche potrebbero essere importanti. Si potrebbe avviare anche un lavoro di Media Education di genere nelle scuole. In Italia ci troviamo in una fase in cui non esiste una educazione ai media ingeneraleâ€. “La mia proposta– conclude la presidente Anna Riccardi- dal punto di vistaistituzionale sarebbe proporre un codice di autoregolamentazione così come esiste su tv e minori. È unare golamentazione che non cambia la realtà dall’oggi al domani però produce consapevolezza. Da parte nostra lo proporremo in ogni occasione che ci capiterà in futuro ma naturalmente deve venire dal mondo dei media perché appunto l’ autoregolamentazione èun’espressione del mondo dei mediaâ€.
“Castellammareè orgogliosa di ospitare un evento così significativo- afferma Mariella Parmendola, assessore comunale alle Pari Opportunità – Per questo motivo ringrazio la Provincia di Napoli per avere individuato la nostra città come sede della mostra. Alimentare una cultura che sia pienamente rispettosa della donna edel suo ruolo nella società è un obiettivo su cui l’Amministrazione Comunale è impegnata sia attraverso servizi offerti sul territori come quelli dello Sportello Donna e il Centro contro gli abusi e il maltrattamento, sia attraverso la collaborazione con altre istituzioni per eventi che siano occasioni di riflessione per tutti e tutteâ€.
La mostra ospita 61 opere in bianco e nero e 11 a colori di grandi dimensioni che rappresentano una selezione significativadei circa 3.000 scatti raccolti in questi 19 anni. Viene anche esposta una nuova seziona dedicata alla pubblicità per le strade di Genova commissionata dall’Assessore alle Pari Opportunità di quella Provincia nel 2007.
La mostra resterà aperta al pubblico fino all’otto marzo 2009.