Ci hanno tenuti incollati tutta la notte, una lunga maratona elettorale che segna la conclusione di una delle campagne elettorali più sentite degli ultimi decenni. La sfida tra Trump e Biden, un punto di svolta secondo i media locali ma chi è il vincitore di queste elezioni americane 2020? In realtà ancora nessuno ma un vincitore morale esiste e sono le polemiche.
Le polemiche: il vincitore per eccellenza delle elezioni americane 2020
Ebbene si, proprio loro! Sin dall’inizio di questa tornata elettorale le polemiche sono state tante, tantissime, troppe in un certo senso. Così tante che non si placano neanche in questa fase di conteggio dei voti (ancora lontana dalla fine visto che oltre ai voti nei seggi si devono ancora esaminare quelli per posta). Inchieste giornalistiche ai danni dei due candidati, misure anti coronavirus, politiche estere: fiumi e fiumi di parole che hanno decretato le polemiche, alla fine di tutto, come i veri vincitori.
Le polemiche legati al voto per posta
E’ forse tra i punti più caldi dell’intera tornata elettorale: il voto per posta (ma anche quello anticipato). Una affluenza record per questo tipo di votazione, grazie anche alla pandemia da coronavirus, che vedeva già circa 100 milioni di elettori (sui 208 totali) aver espresso la loro preferenza ancora prima della chiamata alle urne del 2 novembre.
Un’arma, quella del voto a distanza, temuta dal presidente uscente Trump che sin da subito aveva alzato un vero e proprio polverone di polemiche chiedendo l’invalidità di quei futuri voti a suo dire troppo facili da truccare. Il tutto sembrava risolversi con lo stesso Tycoon che era tornato indietro sui suoi passi ed invece no… Trump alle 8:30 di stamattina davanti a tutti i suoi elettori si è proclamato vincitore dichiarando come il voto per posta è una frode creata dal partito democratico americano e che ricorrerà alla Corte Suprema (da poco rimpastata proprio dallo stesso Trump) per chiedere l’annullamento dei voti per posta.
D’altro canto, Biden ha chiesto pazienza per i risultati mostrando come la partita non sia ancora conlusa ma anzi ci sono ancora molti stati nei quali il conteggio dei voti non è ancora finito.
Le inchieste giornalistiche e i dibattiti televisivi
Entriamo nel mondo dell’informazione americana dove nell’ultimo anno si sono susseguite inchieste su inchieste ai danni sia di Biden che di Trump. Il candidato democratico accusato più volte di affari loschi con l’Ucraina mentre Trump di evadere le tasse e di avere un conto bancario in Cina. Inchieste che hanno dato adito a molte polemiche poi usate come “armi” nei loro due dibattiti televisivi.
Proprio i faccia a faccia sul piccolo schermo hanno segnato uno dei punti più criticati (per molti addirittura uno dei più bassi) della campagna elettorale sia democratica che repubblicana. Il primo dibattito è stato uno dei meno seguiti ma col più alto tasso di ilarità sul web di sempre. La sarietà del confronto ha lasciato spazio al litigio verbale vero e proprio con i due candidati che si interropevano a vicenda sulla totalità dei temi da trattare nel dibattito. Tutto questo ha generato nuove polemiche.
Il vincitore di queste elezioni americane 2020?
Insomma, in un certo senso queste elezioni saranno forse le più ricordate di sempre ma forse per i motivi sbagliati. Idee, proposte e politica sono state messe da parte per dare spazio ad una campagna elettorale fatta di polemiche, fake news e… meme su internet. La domanda, quindi, sorge spontanea: è stata una gara di popolarità piuttosto che una elezione presidenziale americana?