Nonostante i continui stop and go, le defaillance delle case farmaceutiche, la campagna vaccinale italiana procede a pieno ritmo. Sono 1.035.052 le persone attualmente vaccinate, coloro, cioè, che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose dei sieri Pfitzer-Biontech e Moderna. Da martedì 9 febbraio si proseguirà utilizzando anche quello messo a punto dall’Università di Oxford e prodotto da AstraZeneca. Chi avrà il vaccino AstraZeneca?
I dubbi degli studiosi
A differenza dei vaccini di Pfitzer-Biontech e di Moderna, basati su RNA messaggero, il siero di AstraZeneca è basato sul virus del Covid 19 impoverito. Anch’esso prevede due iniezioni da effettuare in un arco di tempo compreso tra le 6 e le 12 settimane l’una dall’altra. Secondo i dati diffusi dall’Università di Oxford che ha progettato il vaccino anti Covid 19 prodotto da AstraZeneca,
- la risposta immunitaria dell’organismo inizia dopo 22 giorni dalla prima iniezione
- l’efficacia del vaccino è pari al 54,% se la seconda iniezione viene fatta dopo 6 settimane
- se l’intervallo, invece, è di 12 o più settimane, l’efficacia sale all’82,4%
- il siero riduce anche la possibilità di trasmissione del virus.
La tecnologia alla base di questo vaccino non lo rende indicato alla somministrazione a soggetti anziani. Sulle persone di fascia d’età alta mancano le evidenze. Pertanto la stessa azienda ha raccomandato di somministrare il suo vaccino a soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni. I dati fin qui esposti sono esclusivamente quelli resi noti dalla casa produttrice del siero considerato che mancano ancora gli studi di esperti indipendenti. Circostanza che sta sollevando più di un dubbio da parte del mondo scientifico.
Vaccino AstraZeneca: a chi andrà
Così l’Ema e l’Aifa hanno autorizzato il vaccino di AstraZeneca per quella fascia di popolazione che va appunto dai 18 ai 55 anni. Poiché le prime 249.600 dosi sono state rese disponibili già ieri, a partire da martedì saranno somministrate a lavoratori appartenenti a questa fascia d’età particolarmente esposti:
- insegnanti
- forze armate
- lavoratori di servizi essenziali
- persone che vivono all’interno delle carceri
- personale impiegato nelle carceri.
A che punto è la campagna vaccinale
Al momento sono state effettuate 2.435.489 somministrazioni (tra prima e seconda dose). Di queste 1.533.868 sono andate a donne 901.621 a uomini. La fascia d’età compresa tra i 50 e i 59 anni è quella più copertina con 640.322 somministrazioni. Segue quella dai 40 ai 49 con 475.147 somministrazioni e quella dai 60 ai 69 con 396.010. La regione che ha effettuato più somministrazione in percentuale alle dosi ricevute è la Valle d’Aosta (95,4%), seguita da Campania (92,3%) e Piemonte (91,5%). Con l’introduzione del vaccino di AstraZeneca la campagna vaccinale nazionale dovrebbe avere un nuovo impulso.
In copertina foto di torstensimon da Pixabay