Grande jazz al Moro di Cava dè Tirreni, che ospiterà il concerto della superband composta da Roberto Gatto (batteria), Fabio Zeppetella (chitarra), Geraldine Laurent (sax) e Emmanuel Bex (organo Hammond).
Il quartetto italo francese proporrà al pubblico il nuovo album “Chanson”, un disco ma più ancora un bel gioco, inventato da per raccontare due mondi vicinissimi, che da sempre si osservano con reciproca curiosità e si influenzano a vicenda.
L’inedito quartetto interpreta canzoni che raccontano al meglio la tradizione musicale cantautorale dei due Paesi, con a fare la parte del leone la Napoli classica e quella pinodanieliana.
Se si ammirano le gemme del capostipite Bruno Martino (di cui è incisa una magnifica “E la chiamano estate”), passando per il De André di “Bocca di rosa” e il De Gregori di “Buonanotte fiorellino”, capitolo a parte merita la città partenopea di cui nel disco c’è il Pino Daniele della torrida “A me me piace o’ blues” e di una commuovente “Napule è”, al fianco di una straordinaria rilettura di “Luna Rossa”.
Non è da meno la Francia, con “Avec le temp” di Leo Ferré, il calssico “C’est si bon”, “L’été indien” di Dassin, e “Le bon dieu” di Jacques Brel. Questi brani conquistano fin dal primo ascolto.
L’interpretazione dei quattro musicisti, manco a dirlo, è straordinaria. Se l’intesa tra Gatto, Bex e Zeppetella era già collaudata da dieci anni di concerti assieme, l’innesto di Laurent rende il tutto ancora più sorprendente e ricco.
Un quartetto di musicisti superbi che nella dimensione live offre il meglio di sé alternando a questi brani alcuni tra gli standard più conosciuti. Quattro moschettieri del jazz per un concerto da non perdere.