Le ultime ore nel quartiere Fuorigrotta di Napoli sono state molto accese. La sparatoria, nella quale una donna è rimasta ferita, ha acceso un riflettore sulla situazione. La sede della Cgil di Fuorigrotta, comunque, non vuole che il quartiere venga accomunato ai tragici eventi di cronaca che stanno avvenendo.
Cos’è successo a Fuorigrotta?
Forse un agguato di camorra fallito, con il killer che ha sparato ad altezza d’uomo tra la folla, a due passi da un’area verde attrezzata con le giostrine, ad un orario di punta, quando erano presenti ancora tanti bambini in zona. Ad avere la peggio nel quartiere di Fuorigrotta è stata una donna di 50 anni, incensurata, totalmente estranea a quanto stava accadendo in strada raggiunta a una coscia da uno dei proiettili esplosi.
Le parole di Osvaldo Barba, responsabile della sede Cgil di Fuorigrotta
Sugli ultimi avvenimenti nel quartiere napoletano abbiamo ascoltato Osvaldo Barba, responsabile della sede Cgil di Fuorigrotta, che vuole sottolineare come il quartiere non debba essere riconosciuto nei soli tragici fatti di cronaca che sono accaduti di recente:
“Fuorigrotta non è solo criminalità. Il gravissimo episodio dei giorni scorsi di una donna sparata perle strade del quartiere deve stimolare tutte le forze sane (e ce ne sono tante) a Fuorigrotta a scendere in piazza. Fuorigrotta è un quartiere dove l’associazionismo cattolico e laico opera da anni con ottimi risultati e anche la Cgil sta provando a mettere insieme il Forum delle Associazioni. Credo che nei prossimi giorni, queste forze sane debbano attivarsi per una presa di posizione contro violenza e criminalità nel quartiere“
In fotografia: Osvaldo Barba, responsabile della sede Cgil di Fuorigrotta