Hanno destato un forte interesse l’esposizione presso la Royal Opera Arcade (ROA) Gallery di Londra le opere dell’artista italiano Cesare Catania. Dopo il successo dell’esposizione si è creato fermento attorno alla figura dell’artista, presente come ospite d’eccezione dell’Inside Edition Expo III.
Dopo l’evento londinese sono molti i riflettori puntati sull’artista, capace di raccontare diversi mondi attraverso i colori ed un gioco interessante di prospettiva e assonometria, di scomposizione delle figure in semplici poligoni tridimensionali, come nuovo modo di osservare i problemi e la realtà circostante.
Milanese, classe 1979, trascorre gran parte della sua vita nella città natale dove sviluppa, sia nella vita privata, sia durante il percorso della sua formazione, una spiccata attitudine per le arti grafiche e pittoriche. Già dall’infanzia mostra chiaramente, oltre che per le arti figurative, la propria passione per la matematica e per la musica, due discipline tra loro così diverse eppure per Cesare Catania così vicine.
Studia il pianoforte e sviluppa la passione per il rigore e per la creatività della musica classica. Nella matematica e nella musica l’autore ritrova, nel corso della sua formazione artistica e culturale, il naturale completamento della propria essenza, da un lato diretto verso il rigoroso e lo schematico modo di approcciarsi alla vita e dall’altro verso una visione multi prospettica dello stesso, una visione quest’ultima che lo porterà ad avvicinarsi a qualsiasi disciplina da piani e punti di vista sempre diversi tra loro.
Questa sua capacità di scomporre e modellare i solidi che lo circondano si ritrova anche nei suoi dipinti, capaci di esprimere realtà e sentimenti sia con piani bidimensionali sovrapposti, che con l’elegante e armonico accostarsi di figure solide e curvilinee. Nei suoi quadri si fondono tradizione (impiego di materiali quali gesso, legno, pietra, pittura ad olio) e innovazione (utilizzo di materiali a base siliconica e acrilica). Il tutto per dar vita a opere tridimensionali che “escono letteralmente dalla tela”. Cesare Catania infatti prepara spesso le sue tele con veri e propri progetti e studi statici, in modo da far aderire in maniera completa e duratura un materiale fragile e difficile da manipolare come ad esempio il gesso.
Quest’ultimo in molti dei suoi dipinti viene armato con chiodi e reti per seguire lo schema del disegno, evidenziando la capacità dell’autore di fondere insieme creatività e capacità di razionalizzare e di scomporre le figure del dipinto. I quadri di Cesare Catania sono sempre un “fermo immagine” di azioni e sentimenti, sintesi estrema tra ermetismo e cura nel dettaglio.
Catania si sta facendo strada nel settore catturando l’interesse di critici, collezionisti ed esperti; la forza delle sue opere sta nella capacità di narrare dimensioni apparentatemene lontane, scienze distanti ma che grazie alla creatività si incontrano, scompongono e ricompongono, in una dinamica di forme, colori e materiali che rendono le opere riconoscibili e assolutamente personali.