Tanta partecipazione per la 26esima edizione di Cèramica di Montelupo Fiorentino (FI), che ha trasformato gli spazi della città in una fucina di opere d’arte, artigianato, design, interpretando la ceramica come “oggetto del quotidiano”. Per 3 giorni, oltre 30 espositori, 35 mostre e istallazioni, più di 30 eventi hanno attirato nella città toscana, legata tradizionalmente alla ceramica, tantissime persone, non solo della zona, ma anche dall’estero. Ne sono testimonianza, le strutture ricettive completamente piene, il tutto esaurito nei parcheggi per le auto ed anche nei 5 convegni organizzati sui temi della ceramica e dell’arte contemporanea.
“Quella che abbiamo visto quest’anno è la Cèramica che sogno dall’inizio del mio mandato: viva, contemporanea, capace di essere un’occasione di incontro e confronto a livello creativo e artistico – ha commentato il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti -. Gli allestimenti e la scenografia, la scelta di ampliare l’area interessata hanno richiesto un grande sforzo organizzativo. Ma che credo sia stato ampiamente ripagato. In alcuni momenti, come mi ha scritto qualcuno, si respirava veramente un’atmosfera da evento internazionale. Tutto questo è stato possibile grazie alle tante persone che hanno lavorato per la riuscita della manifestazione; non posso ringraziarle una ad una, ma desidero ringraziare una categoria: i nostri ceramisti che sono l’anima della manifestazione, disponibili e pronti a mettersi in gioco, a collaborare con gli artisti o a ospitare progetti nelle loro aziende”.
Molto apprezzate sono state anche le opere d’arte esposte, realizzate da grandi artisti internazionali, come Nanni Valentini, Jonathan Monk, Sueharu FuKami, Cèsar, Chiara Camoni, Ugo La Pietra, Betty Woodman, Mimmo Paladino, Luigi Ontani, Sebastian Matta. Da segnalare la piccola esposizione dedicata agli artisti giapponesi allestita nella Priori di San Lorenzo, un piccolo gioiello della città.
Opere uniche che sono state messe in mostra per l’esposizione “About a Vase – Archetipo ceramico nell’arte contemporanea” curata da Matteo Zauli e che si può visitare fino al 15 luglio 2018.
Tanti si sono soffermati ad ammirare l’installazione di 15 metri del Terzo Paradiso, il celebre simbolo ideato da Michelangelo Pistoletto, ma realizzato con la ceramica di Montelupo.
Pezzi di alto artigianato e design sono stati ammirati tra Viale Umberto I, Via Via Rovai e Via Caverni dove Federica Preto ha sviluppato il progetto ARCHETIPI “La biografia degli oggetti quotidiani”.
Lo spazio urbano, un tempo luogo in cui i ceramisti diventavano maestri d’arte, è stato trasformato in un laboratorio diffuso. Ogni oggetto (piatti, bicchieri, zuppiere, catini, brocche, anfore), è stato raccontato come una biografia, con la sua storia e quella del ceramista. In questa zona della città ha preso vita anche la Mostra Mercato FORMAE, le installazioni ed esposizioni degli atelier e temporary store a cura di ceramisti e designer contemporanei, l’evento multimediale di “ARCHETIPI” nella Ex Fabbrica Fanciullacci.
Il Mondial Tornianti in Tour, versione itinerante dell’evento storico di Faenza, ha visto bravissimi artigiani della ceramica sfidarsi a colpi d’argilla. La prova tecnica è stata vinta da Enrico Carli, per la categoria dei maestri uomini, e da Doriana Usai, per le maestre donne. Anche la prova di velocità ha visto come primo classificato Enrico Carli e la prova dell’esteta – in cui ogni artigiano doveva realizzare un oggetto con creatività sul tema di Pinocchio, in omaggio al borgo toscano di Collodi – è stata vinta da Marcello Mannuzza.
Artisti della ceramica under 30 sono stati protagonisti di installazioni, performance di ceramica contemporanea e sculture, partecipando ad una call con due misure: “Indoor&outdoor”, i cui 5 finalisti sono: Anita Gennaioli e Alessandro Dellara; Giulia Alba; Chiara Bono e Elena Turrisi; Fabio Tasso Lei Tiantian; Andrea Barucci; e la prima edizione del concorso ceramico “Premio cèramica under 30 Daily sculpture|scultura quotidiana”. I 10 finalisti del premio sono: Karolina Bednorz, che ha ricevuto anche una menzione speciale per il richiamo alla pittoricità, Francesca Calugi, Anita Gennaioli, Federico Iallorenzi e Alessandro Hoffmann, Mirko Marcolin, Rebecca Miccio, Lorenzo Paganelli – menzione speciale per il lavoro di melting: parte da una pietà (l’elemento quotidiano, che rimanda anche alle madonnine presenti nelle strade) con il disfacimento messo in atto da una stampante 3D che però si è inceppata -, Giulio Polloniato con la sua opera dalla grande forza scultoria e Andrea Barucci con i suoi richiami cristologici (primo premio ex equo), Claudia Sasso. La giuria era composta da Luigi Ulivieri, Presidente della Fondazione Museo Montelupo Onlus, Matteo Zauli, direttore artistico della sezione arte contemporanea di Cèramica 2018, l’artista Marco Ulivieri.
Grande successo a Cèramica anche per i laboratori creativi per bambini, per gli spettacoli ispirati alla ceramica, le performance di danza, teatro e musica. Le opere espressione di passaggio dalla tradizione al futuro di Piazza dell’Unione Europea, dove è stata allestita la Wunderkammer, la camera delle meraviglie delle manifatture di Montelupo Fiorentino, gli stand dei terracottai dell’Unione Fornaci della Terracotta e quelli dedicati all’innovazione a cura del Centro Ceramica Sperimentale.