La candidatura del sindaco di Salerno suscita contrasti nel centro
sinistra e all’interno dello stesso Pd, ma rimane per ora l’unico candidato
Il Pd presenta, per le Regionali della Campania, un candidato dalla figura forte che gode attorno a sé di forti e numerosi consensi popolari: il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Non c’èra candidato più adatto a rappresentare un punto di rottura rispetto alla politica del suo stesso partito in Campania condotta da Bassolino e i bassoliniani nel recente passato. Una svolta sulle tematiche legate alla vivibilità , basti ricordare la promozione e il successo nella raccolta differenziata nella sua città , permettendo alla stessa di restare esclusa dalla grave crisi dei rifiuti che colpì la regione e di essere collocata al primo posto tra le città d’Italia che la praticano. Una sicurezza per la popolazione della Campania soprattutto rispetto alle scelte operate dal centro destra a partire  dalla parentesi “Cosentino”, poi accantonata ? Siamo di fronte a una soluzione fatta finalmente per unire, almeno in Campania, le forze del centro sinistra e del Pd? Sembra ancora no. L’Idv, infatti, ha considerato De Luca “improponibile”, in quanto anch’egli indagato, anche le ultime ore ci pconsegnano una situazione fluida . Si sa, non si tratta di reati gravi. Tra le accuse c’è quella di truffa e abuso di ufficio nel mettere in atto la delocalizzazione dell’opificio Ideal Standard al fine di realizzare, sul vecchio sito dell’industria, un grande centro turistico-commerciale. Il Tribunale, inoltre, esclude la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai danni del sindaco. Ma la bocciatura della sua candidatura è arrivata anche dai bassoliniani, che l’hanno definenita subito dannosa ai fini dell’unità del partito, salvo poi aggiustare il tiro immediatamente. Risposta di De Luca affidata ad un’intervista de Il Mattino: “… mi interessa più stare con la gente normale che non con le sigle”. Affermazione che se da un lato ribadisce ed evidenzia la disunione del partito, da un altro, per un politico che ha dovuto il proprio successo alle opere pubbliche e alle attività rivolte a un miglioramento del livello di vita cittadina, può rappresentare un arma a suo favore nelle elezioni, che punti l’accento più sulla forza della sua figura che sulla coalizione politica.  Â
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Daniele Picardi