Caldoro ha negato la “discontinuità ” vantata da De Luca,
definendola «un artificio retorico»
E’ partita dalla sala congressi dell’hotel Royal Continental di Napoli la marcia elettorale del PDL. Stefano Caldoro ha ufficialmente dato il via alla propria campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali. Presenti alla manifestazione diversi big del Pdl campano, l’onorevole Iapicca, il consigliere regionale uscente Pietro Diodato, ed il molto applaudito e fotografato ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna. Nel corso dell’incontro con la cittadinanza, i vari oratori che si sono succeduti al microfono hanno esposto alcuni dei principali punti del programma di governo del centro-destra: spiccano il risanamento della Sanità , la sicurezza, la riqualificazione del territorio, le politiche per il lavoro e la riforma in senso meritocratico dell’intero sistema amministrativo campano. Dell’accordo elettorale con l’Udc, invece, non si è fatta alcuna menzione: le trattative per la provincia di Caserta, evidentemente, sono ancora in alto mare. A tenere banco, più che le questioni propriamente politiche, è stata la polemica a distanza con gli esponenti del centro-sinistra. Sono numerose, in questo senso, le prese di posizione duramente espresse. Il candidato presidente Caldoro ha negato la “discontinuità ” vantata da De Luca, definendola «un artificio retorico per non assumersi le responsabilità delle due legislature bassoliniane». Il ministro Carfagna ha rincarato la dose sostenendo che non è possibile vedere nessuna “novità ” in un candidato «che si presenta con lo stesso partito e la stessa coalizione del suo predecessore». Il messaggio inviato all’elettorato dagli esponenti del Pdl è chiaro: non esiste alternativa a Bassolino al di fuori del centro-destra. Ad infiammare gli animi, poi, sono state le recenti dichiarazioni rese alla stampa da De Luca e Di Pietro, i quali, con implicito riferimento alla questione Cosentino, accusano il Pdl di collusione con la camorra. A questo proposito ha tuonato Fabio Chiosi, presidente della I muncipalità del comune di Napoli «De Luca si sciacqui la bocca e guardi in casa sua, quando parla di camorra!», mentre il ministro Carfagna ha ricordato i risultati del presente governo in merito alla lotta alla criminalità organizzata ed il consigliere Diodato ha puntualizzato che la maggior parte delle amministrazioni sciolte per camorra nella cintura di Napoli erano guidate da giunte di centro-sinistra. All’esterno del lussuoso hotel, nel frattempo, esponenti del sindacato di disoccupati “Coordinamento di lotta per il lavoro” e di altre liste minori si impegnavano in un picchettaggio pacifico, a ricordare che, chiunque sarà eletto presidente della Regione, ad attenderlo c’è una complicatissima situazione.
Roberto Procaccini