La presenza di personale appartenente a categorie protette oltre a essere un obbligo di legge è anche una grande opportunità per il mondo del lavoro. Per i lavoratori che rientrano in queste categorie è previsto il collocamento mirato mentre le aziende che assumono possono ottenere dei vantaggi fiscali. Non dimentichiamo, inoltre, che l’inclusione di lavoratori di categorie protette ha ripercussioni positive sulla responsabilità sociale di un’azienda. A illustrarci maggiori dettagli su questo aspetto dell’inclusività abbiamo intervistato Nicolò Fiordelmondo, Executive Director di Inclusyon. Inclusyon è una società di ricerca e selezione specializzata nel recruiting di personale qualificato appartenente alle categorie protette.
Dottor Fiordelmondo, qual è l’iter che seguono le persone appartenenti a categorie protette che si rivolgono a voi?
Inclusyon è la società di ricerca e selezione specializzata nel recruiting di personale qualificato appartenente alle categorie protette. Nasce con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra aziende, pubbliche e private, e lavoratori appartenenti alle categorie protette.
I professionisti appartenenti alle categorie protette hanno la possibilità di entrare in contatto con noi tramite il nostro sito www.inclusyon.it. Qui vi è infatti la possibilità di inviare la propria candidatura spontanea o di candidarsi alle numerose offerte di lavoro in pochi semplici passi. Ogni candidatura viene poi attentamente analizzata dai nostri D&I Recruiter, i quali dispongono di esperienza e competenze di alto livello in ambito recruitment e categorie protette.
Assumere lavoratori di categorie protette comporta investimenti da parte delle aziende?
Assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette comporta un investimento positivo, in quanto porta con sé dei vantaggi. L’inclusione lavorativa, infatti, può incidere in maniera positiva sul clima interno, sulla reputazione aziendale, nonché sullo sviluppo di nuove idee e l’acquisizione di nuove competenze per tutti i collaboratori. Va sottolineato inoltre, che la Legge 68/99 (e successivi aggiornamenti) prevede per le aziende che adempiono all’assunzione di categorie protette prima che scatti l’obbligo di legge – o rispettando determinate condizioni – la possibilità di usufruire di incentivi e agevolazioni fiscali.
In che misura le leggi sulle categorie protette nel mondo del lavoro hanno favorito l’inserimento di persone disabili nel mondo del lavoro?
La Legge 68/99, nota anche come “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. La Legge è considerata una pietra miliare per i diritti delle persone con disabilità in Italia ed è stata soggetta ad ampie modifiche nel corso degli anni, le quali hanno portato a un significativo incremento degli strumenti di tutela a favore dei lavoratori disabili e delle fasce deboli, così come a un aumento degli incentivi per le imprese che assumono categorie protette, e di conseguenza anche a un incremento del numero di lavoratori appartenenti alle categorie protette nelle aziende.
Cosa bisogna fare per incentivare ulteriormente l’inserimento nel mondo del lavoro di lavoratori appartenenti a categorie protette?
Si potrebbero attuare azioni volte a incentivare sempre più la diffusione di una cultura aziendale aperta e inclusiva, e ciò potrebbe essere attuato attraverso campagne di sensibilizzazione, attività di formazione e incontri tra lavoratori appartenenti alle categorie protette e mondo del lavoro.
Chi sono i lavoratori appartenenti alle categorie protette
Ricordiamo che, secondo quanto stabilito dalla legge Legge 68/99 del 12 marzo 1999, fanno parte delle categorie protette:
- persone con invalidità civile superiore al 45%;
- invalidi sul lavoro con invalidità superiore al 33%;
- invalidi di guerra e civili di guerra;
- persone non vedenti, con una vista pari o inferiore a un decimo;
- persone sordomute;
- vedove, orfani, profughi, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Le immagini contenute in questo articolo sono state gentilmente concesse da Inclusyon