Il Collegato alla Legge di Stabilità 2017, approvato dal Consiglio regionale, ha introdotto una modifica alla legge regionale 11/96 grazie alla quale i castagnetida frutto in attualità di coltura sono considerati una ‘coltura legnosa agricola’, non rientrando più nella definizione di “bosco”.
“Grazie a questa riclassificazione, attesa da tempo dagli operatori del comparto, e agli altri provvedimenti adottati nei mesi scorsi – dichiara il Presidente De Luca – diamo risposte concrete alla grave crisi che attraversa la nostra castanicoltura, che, a causa dell’emergenza fitosanitaria, ha visto un crollo verticale della produzione”.
“L’attenzione di questa Amministrazione alla castanicoltura è da sempre costante –evidenzia Franco Alfieri, consigliere del Presidente per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca – E’ appena il caso di ricordare che già nelle recenti modifiche al PSR, approvate dalla Commissione europea, la filiera castanicola è stata introdotta tra i targeting settoriali per le tipologie d’intervento 4.1.1, che prevede un sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, e 4.1.2, che finanzia gli investimenti per il ricambio generazionale e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati sempre nelle imprese agricole”.
“La nuove politiche della Regione Campania a favore del comparto castanicolo – conclude Franco Alfieri – intendono innanzitutto soddisfare le legittime esigenze dei operatori della filiera, che chiedono a gran voce un reale rilancio del comparto, senza però dimenticare che i castagneti da frutto sono ecosistemi agricoli ad elevata complessità che richiedono, dunque, una gestione sostenibile i cui aspetti, come previsto dalla nuova normativa, saranno disciplinati a breve da uno specifico regolamento emanato dalla Giunta regionale”.
Il Collegato alla Legge di Stabilità 2017, approvato dal Consiglio regionale, ha introdotto una modifica alla legge regionale 11/96 grazie alla quale i castagneti da frutto in attualità di coltura sono considerati una ‘coltura legnosa agricola’, non rientrando più nella definizione di “bosco”.
“Grazie a questa riclassificazione, attesa da tempo dagli operatori del comparto, e agli altri provvedimenti adottati nei mesi scorsi – dichiara il Presidente De Luca – diamo risposte concrete alla grave crisi che attraversa la nostra castanicoltura, che, a causa dell’emergenza fitosanitaria, ha visto un crollo verticale della produzione”.
“L’attenzione di questa Amministrazione alla castanicoltura è da sempre costante – evidenziaFranco Alfieri, consigliere del Presidente per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca – E’ appena il caso di ricordare che già nelle recenti modifiche al PSR, approvate dalla Commissione europea, la filiera castanicola è stata introdotta tra i targeting settoriali per le tipologie d’intervento 4.1.1, che prevede un sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, e 4.1.2, che finanzia gli investimenti per il ricambio generazionale e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati sempre nelle imprese agricole”.
“La nuove politiche della Regione Campania a favore del comparto castanicolo – conclude Franco Alfieri – intendono innanzitutto soddisfare le legittime esigenze dei operatori della filiera, che chiedono a gran voce un reale rilancio del comparto, senza però dimenticare che i castagneti da frutto sono ecosistemi agricoli ad elevata complessità che richiedono, dunque, una gestione sostenibile i cui aspetti, come previsto dalla nuova normativa, saranno disciplinati a breve da uno specifico regolamento emanato dalla Giunta regionale”.