CaSSIS (Colour and Stereo Surface Imaging System) è una camera concepita per acquisire immagini ad alta risoluzione della superficie del pianeta Marte. Grazie a un meccanismo di rotazione, il telescopio CaSSIS è in grado di acquisire immagini anche in configurazione stereoscopica consentendo così la ricostruzione 3D della superficie del pianeta.
CaSSIS
CaSSIS si trova a bordo della sonda Esa Exo-Mars Trace Gas Orbiter ed è stato progettato e realizzato sotto la direzione di Nicolas Thomas dell’Università di Berna (Svizzera). TGO è stato lanciato lo scorso 14 marzo dalla base russa di Baikonur in Kazakistan ed è stato inserito in orbita attorno a Marte il 19 ottobre.
L’orbita attuale di ExoMars è molto ellittica, la sonda ha una distanza minima di 240 km e massima di 100000 km dal pianeta. I passaggi alla minima distanza sono veloci e si hanno ogni 4 giorni. In occasione di due di questi passaggi sono stati effettuati i primi test per verificare il funzionamento degli strumenti a bordo della sonda.
CaSSIS ha potuto osservare con una risoluzione massima di 2.8 m/px la regione denominata Chasma ed è stato possibile anche acquisire delle immagini stereo da utilizzare per la ricostruzione tridimensionale della superficie di Marte.
“E’ stato emozionante lavorare con il resto del team qui a Berna e ricevere quasi in tempo reale le immagini del suolo marziano” commenta Emanuele Simioni ricercatore l’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr di Padova che si è occupato, assieme alla ricercatrice Cristina Re dell’Osservatorio astronomico di Padova, di elaborare le immagini per ottenere la ricostruzione tridimensionale della superficie di Marte. “Essendo l’orbita attuale di ExoMars molto ellittica, le immagini che avevamo a disposizione per la ricostruzione 3D sono state acquisite in una configurazione non nominale, questo ha reso più difficile il nostro lavoro. Utilizzando una versione preliminare del nostro software e cinque approcci diversi di ricostruzione fotogrammetrica, siamo comunque riusciti ad ottenere degli ottimi risultati e i primi modelli 3D.”
Le ricostruzioni in 3D
La prima zona ricostruita in 3D è stata una cresta nella regione di Noctis Labyrinthus acquisita da un’altezza di 500 km, la mappa tridimensionale fornisce l’altezza della superficie con una risoluzione verticale inferiore a 6 metri.
“Le immagini acquisite ci confermano che la camera è perfettamente a fuoco e tutto funziona bene” ci dice la ricercatrice dell’Ifn di Padova Vania Da Deppo che ha partecipato all’allineamento e calibrazione di CaSSIS. “Nei prossimi mesi tutto il team sarà impegnato per la preparazione della parte principale della missione che inizierà quando la sonda sarà definitivamente posta in orbita circolare attorno a Marte verso la fine del prossimo anno.”
CaSSIS è un progetto internazionale diretto dall’Università di Berna e realizzato in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e lo Space Center di Varsavia, in Polonia. Il progetto ha visto coinvolta la ditta italiana Leonardo S.p.a. di Campi Bisenzio (Fi) e il responsabile italiano del progetto è Gabriele Cremonese dell’Osservatorio astronomico di Padova (Inaf).