(Adnkronos) – Diplomazia e governo al lavoro sul caso Ariston: tra Roma, Mosca e Bruxelles sono in corso contatti al massimo livello per capire le intenzioni della Russia, mentre alla Farnesina è stato convocato l’ambasciatore per chiedere la revoca del provvedimento di ‘trasferimento temporaneo della gestione’, giustificato dal diplomatico come “una risposta alle azioni ostili” dell’Italia ed alle sue “avventure geopolitiche antirusse”. Ma al di là dei toni non si escludono spiragli.
Un modo per ‘costringerla’ a vendere? Non è chiaro, come non è chiaro nel caso di Ariston, la cui gestione, a differenza di altre aziende, non è passata all’Agenzia federale per le proprietà statali, ma a una divisione di Gazprom, la Jsc Gazprom Domestic system, che produce elettrodomestici. Una differenza che potrebbe essere interpretata in due modi: quello di affidare la gestione dei processi produttivi della filiale russa di Ariston ad una società competente o di manifestare l’interesse a subentrare.
Secondo l’ambasciatore, “non si può non considerare che la retorica e il tono sempre più aggressivi e irresponsabili dei leader occidentali e delle loro compagini non possono che essere interpretati come deliberata intenzione di minacciare in modalità continuativa la sicurezza della Russia, quella nazionale, economica, energetica e di ogni altro tipo”.
Poi, nel ricordare che “Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l’Italia”, Paramonov ha accusato le autorità italiane di aver “sacrificato i reali interessi nazionali della Repubblica per partecipare a sterili e pericolose avventure geopolitiche anti-russe”.
Insieme a Tajani, che è in contatto sin dal primo momento con l’azienda e si riserva di approfondire le conseguenze della decisione russa insieme ai partner G7 e Ue e di valutare una risposta appropriata, della questione si sta occupando anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha avuto una conference call con il presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l’amministratore delegato Maurizio Brusadelli, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Urso ha illustrato l’azione che il governo sta svolgendo con la Commissione Europea riguardo alla messa a punto di nuovi strumenti, nell’ambito del quadro sanzionatorio europeo, volti a tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte della Russia e per scoraggiare il riproporsi di tali azioni. Mentre il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha detto: “Di questa vicenda io so poco, lascio che se ne occupino i miei colleghi di governo che seguono il dossier e nei quali ho totale fiducia’.
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)