Vere e proprie fabbriche per il gioco d’azzardo minorile,luci abbaglianti, suoni, mini – roulettes e slot machine, l’unica differenza con i luoghi d’azzardo per gli adulti è che qui non si vincono soldi, bensì ticket che portano al premio finale.
Conquistano l’ hinterland milanese, sorgono nei pressi di cinema, centri commerciali e altri luoghi molto frequentati. Si può acquistare il biglietto del cinema e ingannare l’attesa giocando un po’. Si gioca con monete del taglio minimo di cinquanta centesimi a un taglio massimo di due euro. Le partite non durano molto, al massimo un paio di minuti e, se si è fortunati si possono vincere dei ticket con i quali, poi, ritirare un premio finale. Chiaramente il numero di ticket da raggiungere per il ritiro di un premio quantomeno decente è abbastanza elevato, va da sé che il piccolo e il suo accompagnatore saranno invogliati a giocare e giocare. Vere e proprie fabbriche di futuri giocatori d’azzardo, poiché si sa, anche per i principianti il gioco diventa tiranno.
Non siamo in grado di stabilire quante sono le sale di ticket redempion in Italia, poiché, queste, a differenza delle slot machine non sono on line. Sapar (associazione di produttori, rivenditori e gestori di apparecchi di intrattenimento) ne conta almeno seimila distribuite in circa 600 sale italiane. . Purtroppo, però, i numeri non si esauriscono qui, oltre che on field il gioco d’azzardo per i minori è disponibile anche in web, basta fare un giro sui market dei vari dispositivi mobili per ritrovarne moltissime disponibili in maniera gratuita. E’ chiaro che fra un’app per bambini e scommesse con carta di credito on line c’è una bella differenza, tuttavia, bisogna ammettere che passare da una modalità all’altra non è poi così complicato.
Molti giochi, inoltre, iniziano con livelli facilmente superabili, tuttavia, per accedere poi a quelli successivi molto spesso sono richiesti acquisti di punti extra o altro. Non bisogna trascurare, poi, che on line si gioca di più. La crescita record è di circa il 30% , nel complesso il mercato italiano dell’azzardo legale,on line è cresciuto soltanto nell’ultimo anno di circa un 10%. Questo settore sembrerebbe estraneo al contesto economico di crisi vissuto dall’Italia e, anzi, pare destinato a crescere. Immaginiamo anche il perché e quali siano le conseguenze sociali di questi dati.
In un contesto virtuale come quello proposto dal web, ovviamente, ci sono rischi da fronteggiare, parliamo di moneta virtuale, acquisti on line, smaterializzazione delle transazioni, cybercrime e altro ancora. Da qui ne deriva il rischio e la tutela per i minori tanto da aver interessato le polizie di mezzo mondo, FBI compresa.
Il dato non è per nulla confortante. Da una ricerca presentata dalla Società Italiana dei medici pediatrici all’International Pediatric Congress on Environment, Nutrition and Skin Disaeses” tenutosi a Marrakech dal 24 al 26 Aprile 2014, si evince che più di 800 mila adolescenti di età compresa fra i 10 e i 17 anni si dedicano al gioco d’azzardo. Sono, invece, circa 400mila i bambini fra i 7 e i 9 anni che grazie a parenti amici e affini hanno già assaggiato il mondo delle lotterie istantanee, scommesse sportive e on line gambling.
Purtroppo il fenomeno della ludopatia esiste ma, come ha dimostrato la stessa ricerca, il 90% dei genitori intervistati per l’elaborazione del dato non ha la minima idea di che cosa significhi questa parola tantomeno comprende il significato di “GAP” acronimo di gioco d’azzardo patologico. Complessivamente, dunque, circa un milione e duecentomila minori gioca d’azzardo perlomeno una volta al mese, il 10% di questi lo fa via internet, nonostante i limiti e i divieti imposti.
Ma quali sono questi limiti? Sia on line che off line il gioco è vietato ai minori, non si discute. Si tratta di una tutela rafforzata introdotta nel 2012 con l’art. 7 del Decreto Legge n. 158. Questa norma prevede il divieto non solo di gioco ai minori ma anche di ingresso in sale Bingo, sale e spazi in cui siano installate Videolotteries, sale e punti vendita in cui si esercitano scommesse sportive e non. Come è possibile allora che circa il 13% dei minori scommette denaro on line? Bisognerebbe porsi il quesito in maniera seria e consapevole. Si, poiché, il gioco d’azzardo è una dipendenza e crescere delle generazioni di dipendenti da gioco non è poi cosa saggia.
Tornando alle ticket redempion già Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia le hanno vietate, mentre Liguria e Piemonte ci pensano su. Su questo tema il Governo non ha ancora proferito verbo, le iniziative restano a livello regionale, non esiste ancora una legge nazionale che regoli questi luoghi. Nel Giugno del 2015 il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, intendeva istituire l’Osservatorio per il contrasto alla diffusione dell’azzardo, tuttavia, i lavori non sono mai stati avviati.