Le defezioni per motivi vari dei candidati di cinque anni fa potrebbe spianare la strada ad Abbate, mentre i partiti minori ancora non hanno scelto
L’unica certezza del Partito Democratico casertano, per le candidature alla Regione, è la rinuncia del consigliere uscente Giuseppe Stellato, che ottenne quasi diecimila preferenze nel 2005 ed è il probabile candidato alla presidenza della Provincia di Caserta per la coalizione di centrosinistra. Per il resto tutto è in alto mare. Tra gli ex Ds non si riproporrà la lotta fratricida di cinque anni fa tra Adolfo Villani, che ottenne quasi quattordicimila preferenze, e Angelo Brancaccio, che arrivò a diciottomila preferenze. Il primo, dopo la faida politica nella giunta provinciale di Caserta con De Franciscis, è stato fortemente ridimensionato e non si pensa possa puntare ad una nuova candidatura. Il secondo, a seguito dello scontro con Bassolino e delle note traversie giudiziarie, è transitato tra le file dell’Udeur. Potrebbe essere riproposto Dario Abbate che nella scorsa tornata elettorale si fermò a settemila preferenze, ma che oggi si potrebbe avvalere delle defezioni nel Pd di consiglieri e candidati che per ragioni alterne non si ripresenteranno o comunque non correranno con il centrosinistra. Con il passaggio nel centrodestra dell’Udeur, il gruppo casertano perderà un altro candidato dal peso elettorale significativo: Nicola Ferraro. Il consigliere regionale uscente, che cinque anni fa totalizzò dodicimila preferenze, ha seguito il duo Mastella – Lonardo nella trasmigrazione all’interno della coalizione che sosterrà Stefano Caldoro. L’Udc a Caserta aspetta ancora un segnale chiaro del Pdl per la candidatura dell’onorevole Domenico Zinzi a presidente della Provincia di Caserta e l’accordo per le regionali è subordinato a quello in Terra di Lavoro. Improbabile che i centristi scelgano di correre da soli o di appoggiare il centrosinistra. Tra i partiti minori, l’unico ad essere sicuro di una nuova candidatura è il socialista Gennaro Oliviero, che alle scorse elezioni ottenne settemila preferenze. Verdi, Rifondazione Comunista e Sinistra ecologista e libertà , non hanno ancora lanciato ufficialmente ancora nessuna candidatura, aspettano di poter trovare l’accordo o sulla candidatura di Vincenzo De Luca o di una seconda opzione.
Davide De Stavola