Una due giorni fitta di appuntamenti per il Casavecchia Wine Festival a Pontelatone, in provincia di Caserta, in un ideale percorso fatto di storia, tradizioni, arte ed enogastronomia.
L’iniziativa è firmata dalla Condotta Slow Food Volturno e dall’amministrazione comunale di Pontelatone, che intendono portare all’attenzione di un pubblico sempre più vasto un vitigno, il Casavecchia di Pontelatone, rappresentativo di un territorio forte di un patrimonio di biodiversità ben testimoniato dalle Comunità del cibo e dai produttori dei Presìdi locali. Ma c’è dell’altro: il progetto è teso anche a favorire una comune tutela del paesaggio (dai monti trebulani alle colline caiatine) e del patrimonio artistico, una più proficua valorizzazione e riconoscibilità dei vini e dei territori di produzione, per un maggiore sviluppo turistico sostenibile.
Iniziativa, quindi, ambiziosa del Casavecchia Wine Festival che, attraverso convegni e laboratori del gusto delle tematiche legate alla difesa del cibo buono, pulito e giusto, tendere alla conoscenza del territorio d’elezione di questo vitigno, delle sue produzioni agroalimentari d’eccellenza e delle sue caratteristiche paesaggistiche e artistiche.
D’altronde, il vino con la sua cultura, il suo intrinseco legame con i territori in cui è prodotto, ha avuto da sempre un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità di intere regioni d’Italia e, insieme al paesaggio, volano insostituibile di promozione, valorizzazione e sviluppo.
La rassegna, inoltre, vuole anche essere strumento pilota di monitoraggio, lettura e interpretazione del paesaggio rurale vinicolo per un processo di trasformazione, in cui il territorio è tutelato e salvaguardato in rapporto al vino come economia, cultura, tradizioni.
Dell’articolato programma spiccano a Palazzo Galpiati, il convegno dal tema “Strade del Vino in Campania: quale futuro?“; un Laboratorio del Gusto condotto da Armando Palumbo, Docente Master of Food Formaggi, in collaborazione con caseificio La Baronia; a seguire apertura delle degustazioni accompagnate da tanta musica. L’ inizio del Mercato della terra; a Palazzo Galpiati, una tavola rotonda su “Viticoltura, paesaggio, biodiversità: la consociazione possibile”; un Laboratorio del Gusto condotto da Erasmo Timoteo, Responsabile delle Comunità del cibo, sui grani antichi e tecniche di panificazione. In serata di nuovo spazio alle degustazioni e alla musica.