L’amore non ha età, ma di sicuro ha un costo. Quello di andare a vivere insieme per una giovane coppia è un passo importante: è la soglia che spesso separa “ci frequentiamo” da “stiamo insieme”.
Ma che peso ha questo passo sull’economia della coppia stessa?
A prima vista potrebbe sembrare vantaggioso dividere per due tutte le spese comuni, tra cui bollette e affitto. Ma considerando che spesso il tetto di provenienza è quello familiare – o tutt’al più quello di una casa di studenti fuori sede – si tratta di una scelta che solitamente incrementa il peso sulle tasche di entrambi in modo non trascurabile.
Per capire se il modello proposto sia ancora sostenibile o se “questo matrimonio non s’ha da fare”, Homstate.it, la prima agenzia immobiliare online in Italia, ha elaborato i dati in suo possesso per realizzare uno studio sul costo degli affitti degli immobili di piccola metratura, tappa pressoché obbligatoria di molte giovani coppie.
I prezzi degli affitti nelle grandi città
Tra le città coinvolte nello studio Milano, Bologna, Roma, Palermo e Torino.
La targa di città più cara per le coppie novelle, e non solo, va senza dubbio a Milano, in cui la media degli affitti per un appartamento di 50 mq supera i 1100€: non esattamente l’ideale per due giovani, magari precari.
Seguono Roma con 890€, Bologna con 779€, Torino con 614€ e infine Palermo, la cui media dei prezzi tra centro, prima cintura e periferia risulta essere 501€.
L’affitto di un appartamento di 50 mq a Palermo costa quindi quasi il 54% in meno dello stesso appartamento Milano.
Ma non occorre spostarsi così tanto per osservare una picchiata dei prezzi: secondo i dati di Homstate.it a Torino, ad esempio, ad appena 140 km di distanza, il costo di un affitto scende anche del 44%, tanto che a molti risulta più conveniente il pendolarismo tra i due capoluoghi, rispetto alla residenza milanese.
Torino, in compenso, porta a casa uno strano primato: quello della maggior differenza di prezzo tra affitto di un appartamento in centro rispetto alla periferia. Gli affitti in centro infatti sono superiori a quelli della periferia addirittura del 105%, contro il 59% di Milano e il 62% della capitale: un appartamento di circa 50mq nella periferia di Torino cioè viene messo sul mercato in media a 430 euro, mentre in centro questa media sale fino a 890.
Palermo è invece la città con maggior omogeneità di prezzi tra centro, prima cintura e periferia. In generale, tra le città in esame, il divario medio dei prezzi rispetto al centro è -22% della prima cintura e -58% della periferia.
Certo, a tutto questo bisogna aggiungere il costo e la qualità della vita nella città prescelta, e il risparmio sull’affitto di chi vive lontano dal centro va calibrato con il costo dei trasporti – non solo in termini di prezzo, ma di efficienza e quindi di tempo impiegato negli spostamenti.
Insomma, non tutti possono permettersi da subito la casa dei propri sogni, ma forse poco importa. In fondo, dal centro alla periferia, da nord a sud, casa è dove batte il tuo cuore.