Siamo nel 1933 a Parigi viene pubblicato un carteggio tra due celebri personalità: Sigmund Freud ed Albert Einstein.
Comitato permanente delle lettere e delle arti
L’idea fu a del Comitato permanente delle lettere e delle arti della Società delle Nazioni, e dell’Istituto internazionale per la cooperazione intellettuale. Furono queste due Istiuzioni a sollecitare alcuni dei maggiori esponenti culturali dell’epoca ad intraprendere un dibattito epistolare su una tematica molto attuale: la guerra.
La scelta è caduta sul fisico Albert Einstein che a sua volta ha scelto Sigmund Freud per capire perché l’uomo avesse in sè tanta aggressività e “il piacere di odiare e di distruggere”.
Oggi il nostro paese non è in guerra e non si profila questo pericolo, ma l’aggressività, la violenza e il sopruso, il disagio caratterizzano la nostra epoca, basta leggere i giornali, connettersi ad internet, accendere il televisore e ci si rende conto di questa realtà.
Einstein privilegia il fondatore della psicoanalisi
Einstein privilegia il fondatore della psicoanalisi in quanto specialista della psiche umana, nella speranza che possa fornire una spiegazione approfondita e convincente. Lo scienziato chiede se sia possibile attenuare e orientare positivamente queste inclinazioni devastatrici, presenti nell’animo umano.
La risposta del padre della psicoanalisi
La risposta del padre della psicoanalisi, ancora oggi, forse ci può essere di aiuto. Nell’animo umano ci sono due forze contrapposte Thanatos ed Eros. L’istinto di morte e quindi l’aggressività, che indirizzata verso gli altri diventa sadismo, piacere di fare del male, di distruggere, odio, ma nell’animo umano è presente anche l’istinto di vita, il piacere di essere costruttivi, di amare, di essere portatori di istanze altruistiche.
E allora come afferma Freud nel carteggio: “Se la propensione alla guerra è un prodotto della pulsione distruttiva, contro di essa è ovvio ricorrere all’antagonista di questa pulsione: l’Eros.
E quindi se la propensione all’aggressività, all’odio è un prodotto della pulsione distruttiva si deve ricorrere all’Eros perché l’Eros si può rafforzare e alimentare.
“Esso può essere inteso sia come unione emotiva e solidarietà tra gli uomini, sia come volontà di identificazione nell’altro”.
Ma esiste anche un’altra possibilità, ci illumina Freud nel carteggio.
Coloro che hanno la predisposizione ad essere dei leader dovrebbero essere educati ed istruiti. Questo affinché possano guidare gli altri ad indirizzare l’aggressività verso mete socialmente accettabili e aiutare cosi a far prevalere la razionalità, la pace, in poche parole la civiltà.