Le richieste d’aiuto pervenute all’Ambulatorio Antiusura di Roma stanno aumentando in modo esponenziale. Tra delle cause frequenti dell’aggravarsi delle situazioni d’indebitamento c’è l’uso delle carte revolving
Gli operatori dell’Ambulatorio Antiusura di Roma, nel corso del 2009, hanno gestito 824 consulenze (contro le 752 del 2008). Da quando l’Ambulatorio gestisce i fondi di prevenzione del Ministero dell’Economia, della Regione Lazio e della Provincia di Roma, sono stati erogati prestiti per oltre 2 milioni di Euro. Le previsioni per l’anno in corso vedono un incremento sostanziale delle richieste d’aiuto da parte di singoli e famiglie nella morsa dei debiti. Sempre più di frequente i casi di sovra-indebitamento vedono, tra le cause, l’utilizzo delle carte di credito revolving. Strumenti finanziari presentati in modo allettante che nascondono insidie capaci di portare in breve tempo una famiglia alla disperazione. I soggetti già in difficoltà vengono attratti dall’illusione della liquidità immediata, rimborsabile in comode rate. Ma, prima o poi, scopriranno che, tali rate, sono accompagnate da tassi d’interesse ai limiti dell’usura e da penali, nel caso di mancato o ritardato pagamento, che lasciano ben poca speranza di rientro dalla situazione d’indebitamento. La leggerezza con la quale si offrono e si forniscono tali strumenti e le offerte ad essi collegate s’insinua in un vuoto di controlli al quale si deve porre rimedio al più presto. Nell’attesa e nella speranza che vengano creati strumenti di tutela ad hoc, l’Ambulatorio Antiusura invita tutti i consumatori ad avvalersi del consiglio di un esperto (ad es. le associazioni dei consumatori) prima di aderire a iniziative di credito al consumo o di richiedere una carta di credito revolving.