Vecchi riti che tornano per una nuova apertura alla socialità. Dopo l’ultima decisione della Conferenza delle Regioni, gli anziani possono nuovamente riunirsi nei circoli per giocare a carte mentre alle signore è permesso sfogliare le riviste dal parrucchiere. Anche la colazione al bar può essere allietata dalla lettura di un quotidiano. “Un altro piccolo, ma significativo, tassello nel percorso verso un progressivo ritorno alla normalità, sia pure nel rispetto delle condizioni di prevenzione e sicurezza” ha dichiarato Giovanni Toti, governatore della Liguria e vicepresidente della Conferenza spiegando come carte da gioco e riviste entrano nella fase 3 dell’Italia.
Come si riapre nella fase 3 dell’Italia a carte da gioco e riviste
Anche se i dati sul contagio del Coronavirus sono abbastanza ottimistici, è bene non abbassare al guardia e mantenere la massima prudenza. Per tornare a giocare a briscola o a leggere le ultime notizie sorseggiando il caffè bisogna, quindi, rispettare una serie di regole:
- Prima di sfogliare un giornale, una rivista o prendere in mano un mazzo di carte è opportuno igienizzarsi prima le mani.
- Durante le partite a carte bisogna indossare la mascherina e mantenere la distanza di un metro dagli altri giocatori.
- I mazzi di carte vanno sostituiti con dei nuovi frequentemente.
Sarà altrettanto opportuno non portare le mani alla bocca dopo aver toccato questi oggetti e in caso di colpi di tosse e starnuti igienizzare nuovamente le mani prima di toccarli.
La altre novità
La situazione epidemiologica del nostro Paese, dunque, ha consentito un ulteriore allentamento delle misure contenitive del contagio. Secondo il documento sulle nuove aperture nella fase 3 del Covid, nei ristoranti tornano i menu cartacei;
nei centri benessere e negli stabilimenti termali si possono nuovamente avere a disposizione brochure informative e listini prezzi anche questi cartacei.
La parola alle Regioni
Le disposizioni approvate dalla Conferenza delle Regioni saranno sottoposte al vaglio dei singoli governatori che stabiliranno, in base alla situazione epidemiologica del territorio di loro competenza, se è opportuno o meno aderire al documento. L’Emilia Romagna e il Lazio hanno già dato parere favorevole anche se a Roma la sindaca Raggi ha vietato la condivisione di oggetti nei centri per anziani. Per loro, dunque, ancora niente briscola e giochi da tavolo.
Immagine di copertina foto di Antonio Gravante da Pixabay