Ogni volta che sto per affondare i rebbi della forchetta in una gustosa e aromatica fetta di Carrot Cake la prima immagine che mi si forma davanti agli occhi è la scena del Film-Cartoon “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, diretto da Robert Zemeckis (1988), in cui la sensualissima Jessica Rabbit propone al marito coniglio di rientrare in casa, prendendolo per la gola con fare ammiccante: < Torniamo a casa Roger, ti faccio la torta di carote
Cibo come arma di seduzione. Non è una novità.
E di certo Jessica non è stata la prima né l’ultima ad usare le sue abilità ai fornelli per sedurre un uomo.
Carote ad un coniglio?!? Troppo banale, penserete! E invece no! Perché la torta di carote in questione è un vero e proprio capolavoro della pasticceria anglosassone, una delle più famose e degustate in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma che conta numerosi estimatori anche in Europa e in Italia. Oggi un vero must dei dolci da Bakery, tanto da diventare “dolce a tariffa standard” come il caffè e l’Apple Pie, mantenendo, quindi, il prezzo invariato in tutte le bakery.
Si tratta di un impasto succulento e umido al punto da sciogliersi letteralmente in bocca al primo morso, la dolcezza delle carote arriva ad avvolgere il palato, che viene sedotto dalle note ambrate dello zucchero di canna e dalla sensualità di spezie da mille e una notte come la cannella, lo zenzero e i chiodi di garofano.
A stupire la degustazione arrivano poi le noci pecan, che regalano croccantezza e divertimento alla masticazione, per abbandonarsi, infine, alla scioglievolezza vellutata di una cheesecream alla vaniglia del Madagascar.
Una torta che seduce già solo alla vista e all’olfatto, non a caso viene chiamata anche “Passion Cake”.
Ma a chi dobbiamo la sua creazione?
Secondo alcune fonti pare sia stata inventata a Göteborg in Svezia e che sia stata diffusa poi in Norvegia e altri Paesi del Nord Europa, altre fonti sostengono che fu inventata da una famiglia italiana, i Picascio, mentre per altre ancora pare che le sue radici siano da ricercare nel Carrot Pudding, un dolce inglese a base di carote e dalla consistenza budinosa.
Ciò che è certo è che l’uso delle carote nella realizzazione dei dolci risale a tempi molto lontani e nel Medioevo, periodo in cui lo zucchero era poco conosciuto o troppo costoso, la carota, essendo insieme alla barbabietola l’ortaggio con maggior quantità di zucchero, veniva utilizzata come ingrediente dolcificante per produrre dolci, primo fra tutti il budino di carote che non mancava mai nei banchetti inglesi.
Con la scoperta del “Nuovo Mondo”, le carote arrivano in America proprio grazie ai coloni inglesi e il Carrot Pudding inizia a comparire nelle caffetterie americane.
Il primo accenno ufficiale alla Carrot Cake risale al 25 novembre 1783 e lo troviamo nel libro “New York Cookbook” di Molly O’ Nell, in cui l’autrice racconta che George Washington si fece servire, rimanendone estasiato, Carrot Cake presso la Fraunces Tavern a Manhattan per festeggiare una giornata importante: il British Evacuation Day.
Da quel momento comincia la storia della Carrot Cake americana (quella più famosa), che si afferma sempre di più fino a diventare nel 1960 la torta che conosciamo oggi, caratteristica per la sua glassa al formaggio vanigliata, la cui ricetta appare per la prima volta nel 1964 in un articolo del “Washington Post”.
Una leggenda moderna narra che dopo la II Guerra Mondiale negli Stati Uniti ci fu un’eccedenza di produzione di carote in scatola. Per evitare lo spreco un uomo d’affari di nome George C. Page assunse dei maestri fornai per trovare tutti gli usi possibili per smaltire le scorte di carote.
L’idea geniale fu la torta di carote e la ricetta fu venduta attraverso la società Pak, un grande fornitore alimentare.
Lentamente la ricetta è stata perfezionata fino a diventare il dolce irresistibile che tutti oggi conosciamo e che troviamo inalterata, salvo qualche piccola modifica personale, in tutti i libri di pasticceria anglosassone e nei vari blog di cucina.
CARROT CAKE:
Dosi per uno stampo di 20 cm Ø
- 4 uova grandi
- 100 gr di zucchero semolato
- 150 gr di zucchero di canna fino
- 350 gr di carote pelate e grattugiate finemente
- 100 gr di noci tritate grossolanamente (io a mano)
- 260 gr di farina 00
- 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 1/2 cucchiaino di sale
- 8 gr lievito per dolci
- 3 cucchiaini di cannella in polvere (o secondo gusto, a me piace molto speziata)
- 1 cucchiaino raso di zenzero
- 1/2 cucchiaino di noce moscata
- 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
- 250 ml di olio di semi leggero
- 1 cucchiaino di estratto puro di vaniglia
1) In planetaria con la frusta K montare le uova x circa 1 minuto (devono solo schiumare) , aggiungere lo zucchero e montare per 1 altro minuto, quindi versare a filo l’olio e la vaniglia e lasciar montare l’impasto per un paio di minuti.
2) A parte mescolare e setacciare farina, lievito, sale, bicarbonato e cannella e aggiungerli al composto in planetaria e far mixare giusto il tempo che tutta la farina sia ben incorporata (non mixare di più).
3) A mano con la spatola aggiungere noci e carote.
4) Dividere il composto in 3 stampi di 20 cm e cuocere a 180° per 25-30 minuti (finchè lo stecchino uscirà pulito).
* Se non si riescono ad infornare i 3 stampi contemporaneamente, mentre il primo disco di torta cuoce conservare il restante impasto in frigorifero coperto da pellicola, in modo da bloccare la lievitazione.
CHEESECREAM ALLA VANIGLIA
- 120 gr di burro di ottima qualità a temperatura ambiente (burro bavarese o tedesco)
- 220 gr di mascarpone
- 220 gr di robiola o formaggio spalmabile
- 160 gr di zucchero a velo
- 1/2 cucchiaino di sale
- 2 cucchiaini di estratto puro di vaniglia
In planetaria sbattere il burro fino a farlo diventare cremoso, aggiungere lo zucchero a velo, il sale e la vaniglia e mixare finchè si otterrà una crema spumosa. Aggiungere la robiola e il mascarpone e e mixare per 5 minuti o finchè otterrete una crema soffice e spumosa.
Procedete a montare il dolce alternando uno strato di torta ad uno strato di crema, ricoprite tutta la torta con la cheesecream e decorate a piacere con granella di noci e carotine di zucchero.
Lasciatela riposare in frigorifeto per un paio d’ore e poi degustatela!