Assoutenti Napoli: due parole sul costo della vita in Campania. Un vero ‘grido di dolore’
La Regione cambia nome, ed a sostegno del rigore dei conti, impone nuove tasse e balzelli o taglia i servizi! Siamo anche penalizzati dal governo per non aver “rispettato” il patto di stabilità ! I prezzi crescono più che altrove e spesso sono più alti che altrove, soprattutto nei generi alimentari. Una famiglia che vive ad Arezzo e nella sua provincia sicuramente per nutrirsi spende di meno che a Napoli!
Come da sempre paghiamo la benzina più che al centro – nord, ed è una cosa che sanno tutti quelli che viaggiano in autostrada per lo Stivale, gravata anche da tasse più alte, come subiamo una RC Auto che “nessuno” riesce a limitare ed una Tarsu stratosferica! Abbiamo le tassazioni aggiuntive più alte in Italia su ogni fatturazione di servizio fornito!. Tutto questo si ripercuote a cascata nelle nostre tasche, ma non riesco a trovare reazioni di alcun tipo, da partiti , sindacati e associazioni consumeristiche! Vorremmo capire perché e se ci sarà mai fine a tutto questo. Se qualcuno ha sbagliato in politica nel governo di questa regione, la colpa è dei cittadini, di chi stringe la cinghia sempre di più ogni giorno per raggiungere la fine del mese? Mai che si senta parlare di “razionalizzazione”, di “riorganizzazione” dei servizi, di tagli a Consigli d’Amministrazione e alla pletora d’ Aziende nei servizi di trasporto ad esempio, non per tagliare posti di lavoro, ma bensì fare economie di scala! A che servono solo in provincia di Napoli 14 aziende di trasporto pubblico in concessione? Ha un senso ancora l’esistenza di Metronapoli ed ANM? Le linee, i collegamenti seguono ancora logiche superate, senza comprendere che la gomma deve adeguarsi al ferro. Si sono comprati autobus inutili, troppo grandi per la città , e poi distribuiti senza che fossero necessari. Magari i costosi tram jumbo, comprati solo pochi anni fa restano fermi nei depositi e mancano mezzi di dimensioni ridotte per essere usati come circolare nei quartieri. Tanto spreco inutile, che poi si fa magari ricadere aumentando, come minacciato,di 60 centesimi il biglietto, alla fine delle vacanze! Ma quella è la logica che prevale: preservare quello che c’è ed aumenatre tasse e balzelli per le tasche del cittadino indifeso! Chi può, se ne va, questa l’unica soluzione?