Oltre 6 italiani su 10 non fanno acquisti di impulso online. È quanto emerge dall’ultima indagine di Trustpilot – la principale piattaforma di recensioni a livello globale – che, con il supporto di YouGov, ha indagato sul livello di fiducia degli italiani nei confronti del mondo digitale in vista di un acquisto.
Gli acquisti di impulso online: numero in aumento
Un numero sempre maggiore di consumatori italiani, dunque, rifugge dagli acquisti d’impulso online; in dettaglio, il 63% degli uomini ed il 60% delle donne. Sintomo che il caro vita continua a destare preoccupazioni, rendendoci più oculati nelle nostre decisioni d’acquisto.
Non solo, l’indagine mette in luce come il 74% di quanti abbiano effettuato acquisti di impulso online se ne sia poi pentito, dato che sale addirittura all’80% tra i giovani tra i 18 e i 26 anni.
Ottenere la giusta informazione prima di un acquisto diventa, quindi, sempre più importante: basti pensare che secondo più di 4 utenti su 10, una migliore informazione avrebbe potuto evitare un acquisto sbagliato.
Fonti e recensioni
Riguardo alle fonti di informazione, nei casi in cui ci sia incertezza sull’affidabilità dell’azienda da cui si è intenzionati a comprare, il 70% degli Italiani cerca supporto nelle piattaforme di recensioni online, il 42% si affida al passaparola di amici e familiari e il 38% verifica direttamente sul sito del venditore.
Le recensioni online diventano, dunque, sempre più strategiche in vista di un acquisto: il 92% degli intervistati le consulta prima di procedere ad un acquisto ed è solo l’1% a non averne mai fatto ricorso. Non solo, il 36% degli intervistati consulta le recensioni con una frequenza maggiore rispetto al periodo di pre-pandemia, sintomo che la fiducia nei confronti dei brand si è abbassata ulteriormente nel corso degli ultimi due anni.
Lo studio
L’indagine in oggetto fa parte della brand campaign che la piattaforma di recensioni ha avviato per comunicare la proposta di Trustpilot sia ai consumatori che alle aziende e per promuovere la consapevolezza del marchio in Italia.
Parte integrante della campagna sono anche un social contest ed un “generatore di meme”, un sito web – disponibile sia su mobile che su desktop – che consentirà ai consumatori italiani di creare e condividere i propri meme legati alle esperienze che fanno vacillare la loro fiducia, che si tratti di un taglio di capelli sbagliato, di una ditta di traslochi che rompe i bicchieri o di un ristoratore che propone una carbonara con la panna.