Il DL aiuti e energia è realtà. Il consiglio dei ministri ha approvato una serie di misure per cercare di contrastare il caro bollette ma soprattutto è stato fondamentale lo scostamento di bilancio.
Scostamento di bilancio e caro bollette: perché sono collegati?
Tutta l’Unione Europea senza l’esclusione dell’Italia stanno affrontando la situazione “caro bollette”. Inutile negarlo, la guerra tra Russia ed Ucraina sta sollevando problemi su problemi per quanto riguarda le conseguenze economiche tra prezzo delle materie alle stelle, possibili blocchi del gas dalla Russia (prospettiva che in Polonia è già diventata realtà) e molto altro.
Ecco che, quindi, in Italia si è resa necessaria una contromisura. Anzi, una serie di contromisure per evitare che le maggiori conseguenze finissero per “pagarle” gli italiani stessi a suon di bollette con cifre astronomiche. Una serie di misure che hanno avuto bisogno di una scontamento di bilancio ma che hanno trovato concretezza attraverso il DL aiuti e energia.
Le misure del Disegno di Legge: caro bollette
Il Bonus sociale energia elettrica e gas, già adottato per il secondo trimestre 2022, è esteso al terzo trimestre 2022 e sarà attuato dall’ARERA – Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Inoltre, l’agevolazione diventa retroattiva al primo trimestre 2022 per chi non ha fatto in tempo a presentare l’Isee: eventuali pagamenti di somme eccedenti saranno automaticamente compensati in bolletta una volta presentata l’attestazione
Materie prime
Il nuovo decreto introduce misure per fronteggiare il caro-materiali, l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia. Vengono messi a disposizione circa 3 miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016.
Le Regioni entro il 31 luglio dovranno procedere a un aggiornamento infrannuale dei prezzari che, a loro volta, smetteranno di avere validità entro il 31 dicembre. Questi potranno essere in maniera transitoria utilizzati fino al 31 marzo 2023 ma solo per i progetti la cui approvazione sia arrivata entro tale data.
Aiuti alle imprese danneggiate dalla guerra in Ucraina
Alle aziende in crisi a causa del conflitto ucraino-russo saranno destinati duecento milioni di euro per il 2022. Verrà istituito un Fondo presso il ministero dello sviluppo economico che punta a fare fronte, mediante erogazione di contributi a fondi perduto, alle ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina. Esteso al 31 dicembre la garanzia sui prestiti bancari alle pmi e alle imprese maggiori attraverso Sace.
Accoglienza per i rifugiati ucraini
Novità anche per i comuni che decidono di dare ospitalità ai rifugiati ucraini. Il Dipartimento della protezione civile è autorizzato ai Comuni che ospitano richiedenti il permesso di protezione temporanea un contributo una tantum per l’erogazione dei servizi sociali, nel limite di 40 milioni di euro per il 2022. Ai Comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, vengono rimborsati i costi sostenuti, fino a un massimo di cento euro al giorno pro-capite. A questo scopo, il Fondo per le emergenze nazionali sarà incrementato di 58,5 milioni per il 2022.