Il consumo di carne è una delle pratiche alimentari sulle quali ci si interroga sempre di più. La salute è il motivo principale ma non l’unico. Conosciamo gli esiti di alcuni studi che raccomandano un uso moderato di carne o addirittura la sua eliminazione dalla nostra alimentazione. Conosciamo anche altre scuole di pensiero che fanno delle proteine anche animali la base di un’alimentazione più naturale. Dunque, se la carne è genuina si può mangiare, anzi si deve. A sciogliere, per alcuni a complicare ancora di più, il dilemma su carne sì, carne no si sono aggiunte altre motivazioni di tipo più ambientalistico.
Carne genuina e tutela dell’ambiente
Gli allevamenti, infatti, sono responsabili dell’emissione di grosse quantità di CO2. Un dato accertato che contrasta con le politiche odierne che puntano, invece, a emissioni zero. Mattia Assanelli, allevatore di terza generazione e fondatore del brand Carne genuina, ha sposato una mission che sembra una sfida: produrre carne di qualità a impatto zero. Una mission che sta ispirando sempre più allevatori nel creare una vera e propria rete. Mattia ci ha raccontato la sua idea di allevamento a impatto zero, dei progetti attuali che si spingono fino al vecchio Continente e di quelli futuri.