Che Carlo Ancelotti sia un grande allenatore non è una notizia che dovrebbe far scalpore; le sue squadre allenate sono il biglietto da visita perfetto per un mister definito “bollito” oppure “pensionato”.
Il palmares migliore del mondo?
Che sia il Milan, il Real Madrid, il Bayern Monaco, il Chelsea o qualsiasi altra delle squadre allenate da Carlo Ancelotti c’è quasi sempre una costante: la vittoria. L’allenatore di Reggiolo è praticamente l’allenatore più vincente della storia del calcio senza troppi giri di parole. Volessimo aprire una lista dei trofei vinti da “Carletto” probabilmente non finiremmo più ma basta sapere che nel suo palmares (solo da allenatore) può vantare:
- Coppa Italia: con il Milan annata 2002-2003
- Campionato italiano: con il Milan annata 2003-2004
- Supercoppa italiana: con il Milan anno 2004
- Community Shield: con il Chelsea anno 2009
- Campionato inglese: con il Chelsea annata 2009-2010
- FA Cup: con il Chelsea annata 2009-2010
- Campionato francese: con il Paris Saint-Germain annata 2012-2013
- Copa del Rey: con il Real Madrid annata annata 2013-2014
- Supercoppa di Germania: 2 con il Bayern Monaco negli anni 2016 e 2017
- Campionato tedesco: con il Bayern Monaco annata 2016-2017
- Supercoppa di Spagna: con il Real Madrid anno 2022
- Campionato spagnolo: con il Real Madrid annata 2021-2022
In questa enorme lista abbiamo inserito solo i trofei “nazionali”. Se volete una lista di quelli internazionali, eccola qui:
- Coppa Intertoto: con la Juventus anno 1999
- Champions League: 4 di cui 2 con il Milan nelle annata 2002-2003 e 2006-2007, 2 con il Real Madrid nelle annate 2013 – 2014 e 2021-2022
- Supercoppa Europa: 3 di cui due col Milan nel 2003 e nel 2007 ed una con il Real Madrid nel 2014
- Mondiale per club: due di cui uno col Milan nel 2007 ed uno col Real Madrid nel 2014
Quando le squadre allenate da Carlo Ancelotti si trasformano
C’è chi lo definisce fortunato, chi bollito… Tante parole alle quali quest’anno Ancelotti ha risposto con i fatti. Liga e Champions League conquistate segnando due record come unico allenatore a vincere il campionato nei 5 più importanti campionati europei e primo allenatore a vincere 4 Champions League.
Il sigaro della vittoria è più che meritato per Ancelotti dopo alcuni anni di accuse troppo cattive da parte di molti “addetti ai lavori”. Accuse sparite e che in molti hanno trasformato in tempo zero in congratulazioni verso il tecnico di Reggiolo.
Ancelotti si mette alle spalle gli anni, purtroppo, non felici di Napoli ed Everton. L’esperienza partenopea poteva portare grandi cose ma un ammutinamento, ancora oggi forse “suicida”, ha posto la parole fine a questa avventura. I rimpianti, ora, non mancano ma quella sensazione di aver bruciato una grande occasione di “ciclo vincente” non andrà mai via.
Real Madrid ed Ancelotti: “se permette, vengo io”
Sembra l’inizio di un film eppure la realtà è stata questa. Ancelotti che vedendo il “buco” lasciato sulla panchina dei blancos decide di proporsi a Florentino Perez che non ci pensa su due volte prima di affidargli nuovamente le redini del Real Madrid.
Tutti pensavano ad un’annata di transizione. Una stagione nella quale il Real dovesse recitare un ruolo di nicchia in Europa e forse da non protagonista per il campionato spagnolo. Invece, si trasformerà in una annata praticamente leggendaria senza alcun dubbio. Il campionato letteralmente dominato e vinto con quattro giornate di anticipo ma soprattutto una Champions League vinta grazie ad una cavalcata incredibile.
PSG, Chelsea, Manchester City e Liverpool. Tutte battute dal Real di Ancelotti. La fortuna, quindi, ha ben poco a che vedere con una cavalcata del genere perché per battere 4 tra le migliori squadre del mondo ci vuole ben più della fortuna ma quella classe in campo e soprattutto in panchina che contraddistingue da oltre 20 anni Carlo Ancelotti.