Ormai un pieno costa sopra i 90 euro e supera la spesa a tavola. Le medie ponderate nazionali dei prezzi in modalità servito salgono ancora, con la benzina a 1,811 euro/litro (+0,2 centesimi) e il gasolio a 1,754 (+0,2 centesimi). Gli aumenti sono determinati dai rialzi di Ip, Q8 e Shell e TotalErg. Stabile invece il Gpl a 0,814 euro/litro in media nazionaleÂ
“Il prezzo del pieno per una automobile media (50 litri) ha superato i 90 euro per effetto dell’aumento del prezzo della benzina del 17,4 per cento in un anno e la situazione è ancora più pesante per il gasolio destinato all’autotrasporto che è rincarato del 25,2 per cento, con il costo familiare per trasporti, combustibili ed energia elettrica che ha superato quello per alimenti e bevande”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al nuovo record raggiunto dal costo dei carburanti con il prezzo di un litro di benzina ha infatti scavalcato abbondantemente anche quello di un chilo di pasta o di un litro di latte fresco. “In un Paese come l’Italia dove l’88 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada il record dei prezzi dei carburanti – sottolinea l’organizzazione agricola – ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. Benzina, trasporti e logistica incidono complessivamente per circa un terzo sui costi della frutta e verdura e, solo nelle campagne, il caro gasolio ha provocato un aggravio di costi stimabile in 400 milioni di euro su base annua”. “A subire gli effetti del record nei prezzi – conclude la Coldiretti – è però l’intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole”.
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