Un festival come vero e proprio simbolo della bellezza e la bellezza che diviene suggestione. Una suggestione per un tempo che fu e che ritorna nelle vesti e nelle acconciature di donne e uomini dal gusto indimenticato. E’ il burlesque che con la sua colorata carrozzatrasporta i ricordi del passato nel moderno presente, grazie a quella mirabolante macchina del tempo che è il Caput Mundi International Burlesque Award, che per la sua sesta edizione va in scena, per la prima volta, nel rinnovato Parioli Theatre Club diretto dal pragmatico Nanni Venditti che lo ha fortemente voluto in stagione. La kermesse, sempre sotto la guida dellamente artistica di Albadoro Gala e del direttore creativo Silvio Cossi della SDC Service, promette faville e come al solito un pot-pourridi ospiti provenienti da ogni parte del mondo, pronte a darsi battaglia per scalare la vetta e guadagnarsi il titolo di Papessa del Burlesque 2018, brindando alla vittoria con i mixologist di Compagnie dei Caraibi, main sponsor d’eccezione dell’evento.
Il tutto con l’orgoglio e il prestigio d’aver portato il Caput Mundi I.B.A. in un grande teatro capitolino. << Questa edizione non sarà solo una sequenza di act, ma un vero e proprio racconto che condurrà il pubblico in luoghi astratti, fatti di bellezza e assurdità, contraddizioni e voli pindarici, sempre più vicini alla mia personale concezione del burlesque, fatta di grandi luci e profonde ombre >>, dice Albadoro, pronta alla sua sesta edizione che quest’anno propone un concept grafico omaggio al grande George Méliès, con una campagna pubblicitaria che propone la luna simbolo del regista francese, con i connotati di una Albadoro Gala che tutto scruta dall’alto del suo cielo fatto di stelle e di profusa femminilità.
Svizzera, Danimarca, Francia, Russia, Grecia, Regno Unito, Nuova Zelanda, America, Germania e un pizzico di Italia. Tra oltre duecento richieste di presenza, con application giunte da ogni Paese, sono quattro i professionisti selezionati (detti “headliners”) che si esibiranno in alternanza con le sei le nuove leve (dette “newcomers”), in corsa per il titolo di Papessa. A giudicare le sei stelle nascenti ci pensano le guest star di questa edizione: l’inglese Bambury Cross, di una bellezza dipinta, seguita dal macho di primo novecento, l’americanoRussell Bruner, che siederà di fianco al raffinato Chris Oh!, direttamente dalla Nuova Zelanda e al direttore artistico del Parioli, Nanni Venditti.
Saranno i quattro maggiori esponenti del genere presenti, ad eleggere la vincitrice tra le newcomers, tra cui troviamo le italianeHolly’s Good, Midnight Purrs, Sweet Chilly e Jiminy Cricket, seguite dalla danese Scarlett Blixen e dalla svizzera Silly Than. La vincitrice si aggiudicherà dei booking presso i maggiori palcoscenici burlesque d’Europa, come quello della Voodoo de Luxe di Milano, il Prinzipal Kreuzberg di Berlino, il Bodense Extravaganza sul Lago di Costanza, il Nasty Boys di Treviso e infine il ritorno a Roma nell’edizione del prossimo Caput Mundi I.B.A. 2019. Attese e gradite ospiti pronte a mostrarsi in tutto il loro splendore, sono gli headliners: Clea De Velourse Cherry Lily Darling dalla Francia, la russa Agneta Linchevskaya e il greco John Celestus, tra cui spicca come ospite Betsy Rosedall’Ighilterra. A condurre la tre giorni ritroveremo la squadra di presentatori e disturbatori che nel tempo si è consolidata e che vedrà sul palco la poliedrica Marty Maraschino, seguita dal trasformista Jesus e dall’indomito e di poche parole (ma molti gesti) Azzurro Fumo. I tre saranno affiancati dalle stage kitten Mad Cat e Imy Silly Noir e per la prima volta alla conduzione, la padrona di casa Albadoro Gala.
Il #CaputMundiIBA (acronimo e hastag della kermesse), è ormai un evento di rito per tutti gli appassionati e i curiosi del genere retrò. L’eleganza e il garbo con cui giovani (o meno giovani, che importa) donne e uomini, si accostano alla pratica del burlesque, lasciano sempre sbalorditi e incuriosiscono il pubblico, a tal punto di testare sulla propria pelle l’ebrezza di una calza sfilata con cura o di un guanto scivolato via con una distrazione mai casuale.