Le Cappelle medicee aprono al pubblico la “stanza” di Michelangelo. Il locale in cui il celebre artista, padre del Rinascimento italiano, si nascose dall’ira di papa Clemente VII, sarà visitabile a partire dal prossimo 15 novembre per quattro mesi su prenotazione. L’iniziativa rientra nel progetto di ammodernamento dell’allestimento museale senza dimenticare di proteggere manufatti di enorme fragilità.
L’ira funesta dei de’ Medici
Con il Sacco di Roma, iniziato il 6 maggio del 1527, papa Clemente VII ebbe un tremendo smacco. Firenze, città governata dai Medici (cioè dalla stessa famiglia di appartenenza del papa), sull’onda emotiva si ribellò al suo odiato reggente Alessandro e, dieci giorni dopo, instaurò un governo repubblicano. Michelangelo, di fede repubblicana, non solo appoggiò il nuovo governo ma gli offrì anche i suoi servigi. Si occupò, così, della difesa delle città repubblicane, dai piani difensivi alle fortificazioni, in vista degli assalti delle truppe imperiali. Difesa che, seppur ben congegnata, non bastò a sopperire alla scarsità numerica delle milizie repubblicane e il 12 agosto del 1530 i Medici ripresero il loro posto a Firenze.
A quel punto Michelangelo fu costretto a nascondersi per sfuggire all’ira del papa e dell’intera famiglia de’ Medici suoi grandi committenti traditi.
La stanza di Michelangelo nelle cappelle medicee
Alcune fonti riferiscono che parte della sua ‘latitanza’ il Buonarroti la trascorse a Venezia, ma da giugno a ottobre, lo sappiamo con certezza, si nascose all’interno delle Cappelle medicee in una stanza lunga 10 metri e larga 3. Si presume che trascorse parte di quei giorni a fare graffiti sulle pareti con bastoncini di legno carbonizzati e sanguigna. Alcuni di essi ripropongono opere già compiute mentre altre potrebbero essere schizzi di opere che aveva in progetto di realizzare in futuro. In realtà, secondo gli esperti, non tutti i graffiti sono da attribuire a Michelangelo. La stanza resta comunque di grande interesse artistico fin da quando nel 1975 fu scoperta. Da allora è stata aperta al pubblico negli anni Novanta a momenti alterni.
Il nuovo allestimento museale
Anche l’apertura delle prossime settimane sarà un’iniziativa di carattere sperimentale che si svolgerà in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure. L’obiettivo è, infatti, proteggere manufatti così delicati in un contesto di ammodernamento dell’allestimento museale. Le visite, pertanto, saranno solo su prenotazione e contingentate su gruppi di massimo quattro persone; dureranno non più di 15 minuti per non superare i 100 visitatori settimanali. Si accederà dalla Sagrestia Nuova tramite una scaletta stretta. Pertanto l’ingresso sarà precluso ai visitatori con mobilità ridotta o con difficoltà motorie. Per motivi di sicurezza non potranno accedervi neanche i minori di 10 anni. Il costo del biglietto sarà di 20 euro (+3 di prenotazione) oltre al prezzo del biglietto di accesso al Museo delle Cappelle Medicee. L’apertura straordinaria si protrarrà fino a marzo 2024.
In copertina foto di Mélissa Magro da Pixabay